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TREVISO - Il “green” ad oggi non sfonda sulle strade della Marca. Non ancora, almeno. Sono quasi 603.700 le auto iscritte al pubblico registro automobilistico (Pra). E quelle totalmente elettriche si fermano allo 0,4% (2.637). Comprendendo nel conto le ibride si sale a poco più del 4%. Una fetta ancora relativamente piccola se si pensa che le macchine a benzina o a gasolio rappresentano l’87% del totale (oltre 524mila). Tanto più che sono ancora oltre 43mila (più del 7%) le auto in classe Euro 0 o 1. Cioè quelle che tra l’autunno e l’inverno pure con il livello di allerta inquinamento più basso, in base alle ordinanze dei Comuni, non possono circolare nei centri abitati, se non in certi orari o con precise deroghe. Ma c’è anche da dire che oltre la metà delle auto circolanti nella Marca sono in classe Euro 5 o 6. Con un picco di oltre il 62% a Casier e Casale, seguiti da Silea e Preganziol.
CONSUMO DEL SUOLO
Restando in tema ambientale, le cose non vanno meglio sul fronte del consumo di suolo. Il trevigiano, come specificano dalla Provincia, è passato da poco più di 39mila ettari di suolo consumato nel 2006 a oltre 41.500 ettari occupati da costruzioni o comunque sottratti al contesto naturale.
BOOM DI MOTOCICLETTE
Andiamo con ordine. Nella Marca ci sono in media 69 automobili ogni 100 abitanti. La città con il valore più basso è Treviso: qui ci si ferma a 62 ogni 100 abitanti (il 58,4% in classe Euro 5 o 6). Mentre le proporzioni più elevate si registrano tra Susegana, Miane e Cison con oltre 78 auto ogni 100 abitanti. A livello generale sono complessivamente più di 788mila i veicoli che circolano sulle strade del trevigiano, comprendendoli tutti: le auto, più di 70.800 autocarri per il trasporti di merci, oltre 83.600 motocicli e anche 1.357 autobus. In cinque anni il numero totale dei veicoli è aumentato di più di 43.400 unità. Va però specificato che nell’ultimo decennio sono stati i motocicli a registrare l’incremento maggiore (+19%). E negli ultimi tre anni c’è stata una sorta di inversione di rotta. Lo testimonia anche il saldo tra iscrizioni e cancellazioni al Pra tra il 2022 e il 2021: in negativo per oltre 5.500 unità. «Su 100 veicoli nuovi, ne sono stati radiati 126», fanno il punto dalla Provincia. Le immatricolazioni confermano l’andamento. Tra gennaio e agosto di quest’anno sono state poco più di 11mila. Un migliaio in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ma in nessun mese si è tornati ai livelli di immatricolazioni visti prima dell’esplosione dell’emergenza Covid.
LA CLASSIFICA
Quello che invece non si ferma è il consumo del suolo. La percentuale in provincia è salita dal 15,2% del 2006 fino al 16,7%, senza mai fermarsi, nemmeno durante il periodo della pandemia. A livello assoluto è la città di Treviso a registrare la maggiore estensione di suolo consumato: 2.210 ettari nel 2021. Poi Castelfranco (1.336), Montebelluna (1.147), Mogliano (1.129) e Vittorio Veneto (1.060). Mentre la percentuale di aumento pone in cima alla classifica Castelfranco. C’è però anche chi di fatto sembra tornare indietro rispetto alle costruzioni. “Ci sono 7 comuni con un incremento nullo: Cimadolmo, Follina, Cavaso, Miane, Cison, Segusino e Monfumo – concludono dal Sant’Artemio – e due comuni con un incremento negativo: Giavera e Roncade”. Quest’ultimo, tra l’altro, è proprio il paese destinato a ospitare il nuovo polo logistico di Amazon.
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