Auto comprate con assegni scoperti, arrestato 40enne recidivo

Auto comprate con assegni scoperti, arrestato 40enne recidivo
MARCON - Il vizietto l'aveva mantenuto. Nonostante i precedenti, le denunce e i processi, Marco Ruzza, 40 anni, aveva continuato a fare ciò che gli riusciva...

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MARCON - Il vizietto l'aveva mantenuto. Nonostante i precedenti, le denunce e i processi, Marco Ruzza, 40 anni, aveva continuato a fare ciò che gli riusciva meglio: le truffe. E in particolare quelle relative alle auto: a lui, in fin dei conti, ex venditore, quel contesto era decisamente familiare. L'uomo è stato smascherato dai carabinieri di Mestre, al culmine di una vicenda con numerosi raggiri riguardo la compravendita di auto usate.

L'uomo comprava le auto pagandoli con assegni scoperti. Quando le sue vittime provavano a incassarli, puntualmente, si ritrovavano con un pugno di mosche. E così, scattavano le segnalazioni a carabinieri e polizia, a seconda delle zone in cui l'uomo colpiva. Le numerose denunce, raccolte nel Trevigiano, tutte depositate in serie e che riportavano lo stesso modo di agire, ha convinto le forze dell'ordine ad accelerare i tempi. Il tribunale di Treviso ha emesso quindi un ordine di carcerazione, eseguito ieri dai carabinieri di Mestre.
Per l'uomo, residente a Marcon, considerato il volume delle accuse a carico, è scattato quindi l'arresto per il reato di truffa- I militari l'hanno poi accompagnato in carcere a Venezia dove sarà chiamato a scontare una pena di due anni e sette mesi di reclusione.
In passato, Ruzza si era fatto riconoscere sempre per truffe riguardo alla vendita di auto. Nel 2012, infatti, ingannò un acquirente lombardo facendosi consegnare più di 31.500 euro per una Porsche di cui non aveva la disponibilità. Ruzza aveva chiesto un pagamento in due rate, consegnate a Musile di Piave.

Il 40enne, ex titolare della concessionaria Unique Group srl, allora era stato condannato a un anno di reclusione e 500 euro di multa oltre al pagamento di una provvisionale di 30mila euro, immediatamente esecutiva, a favore della vittima del raggiro. Ma le vicende giudiziarie, andando più indietro negli anni, aumentano: qualche tempo prima aveva patteggiato un'altra pena di un anno e 8 mesi di reclusione, sempre per il reato di truffa, in relazione ad una serie di episodi che gli venivano contestati dalla Procura. A suo carico, inoltre, risultano pendenti altri fascicoli d'inchiesta relativi alla compravendita di autovetture.
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Il Gazzettino