Al cellulare mentre guida il carro funebre con la defunta, multato dai vigili

Al cellulare mentre guida il carro funebre con la defunta, multato dai vigili
PADOVA - Tutti aspettano con gli occhi lucidi di lacrime coperti dagli occhiali da sole l’arrivo della salma in chiesa. Ma passano i minuti e del carro funebre che...

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PADOVA - Tutti aspettano con gli occhi lucidi di lacrime coperti dagli occhiali da sole l’arrivo della salma in chiesa. Ma passano i minuti e del carro funebre che accompagna la cara nonnina nel suo ultimo viaggio terreno, non c’è traccia. Uno, due, dieci. Venti. Finalmente i necrofori arrivano e, con non poco imbarazzo, raccontano ai parenti dell’anziana defunta il motivo del consistente ritardo: i vigili hanno multato il conducente del carro funebre che guidava utilizzando il cellulare. L’uomo ha dovuto fermarsi. È successo ieri mattina, poco dopo le 9.30, a Padova. Lo racconta proprio il conducente del mezzo che, mentre trasportava la bara dalla casa di riposto “Configliachi” verso la chiesa, è stato intercettato da due moto dei vigili di Padova che gli hanno intimato di fermarsi.


L’autista ha cercato un posto spazioso per fermarsi per poi scegliere l’ampio parcheggio del supermercato Alì di via Chiesanuova. Tra lo stupore dei clienti del market nel vedere il carro funebre con tanto di feretro a bordo, scortato dalle moto con i lampeggianti accesi, l’uomo è sceso e ha chiesto spiegazioni. «Da 40 anni faccio questo lavoro e una cosa del genere non mi è mai accudito - racconta M.F. -. Quando ho visto le moto dei vigili, da cittadino diligente ho eseguito l’ordine impartito. I due agenti mi dicono che ero alla guida con il cellulare: in effetti lo stavo collegando all’auto e lo tenevo sulle ginocchia. Un errore mio che dovevo farlo prima, è vero. Ma la cosa che più mi ha messo a disagio è stata l’interruzione di un corteo funebre diretto alla cerimonia in chiesa. Ho informato gli agenti della problematica legata al rispetto degli orari che un funerale comporta, ma non hanno sentito ragione. Ho proposto di scortarmi fino alla chiesa e di farmi la multa più tardi, appena iniziato il funerale, ma niente».
Una versione che però è stata smentita da uno dei due agenti intervenuti, ascoltato dal vice comandante della Polizia locale: «Non c’era corteo e non ci ha fatto presente la sua fretta altrimenti gli saremmo venuti incontro. Non è sicuramente nostra abitudine farre cose di questo genere»
 

LA CONTRAVVENZIONE
Alla fine gli agenti l’hanno sanzionato con 115 euro, con la decurtazione di 5 punti della patente. «Ho perso circa 18 minuti e sono arrivato in chiesa in ritardo e con mio grande imbarazzo ho dovuto spiegare l’accaduto ai famigliari e al sacerdote».
«Non discuto il lavoro eseguito dai vigili nello svolgere prevenzione alla sicurezza stradale, se ho sbagliato è giusto che paghi. Quello che mi aspettavo era rispetto per la salma».


Cristian Rombaldi, titolare dell’impresa funebre e nipote della donna attesa per il funerale, aggiunge che «è stata una mancanza di rispetto verso una defunta. Se c’è un’infrazione è giusto che mi venga sanzionata, ma i modi potevano essere diversi e non c’è stato nessun buon senso verso una persona deceduta».

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Il Gazzettino