Ultime ore di chiusura: in Friuli si brinda a Coccau dopo 97 giorni di "isolamento"

Il valico di Coccau tra Italia e Austria in Friuli Venezia Giulia
Dopo la riapertura in Friuli Venezia Giulia del confine con la Slovenia, come annunciato nei giorni scorsi anche l'Austria da mezzanotte consentirà nuovamente...

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Dopo la riapertura in Friuli Venezia Giulia del confine con la Slovenia, come annunciato nei giorni scorsi anche l'Austria da mezzanotte consentirà nuovamente viaggi da e per l'Italia, fermo restando in vigore un avviso di viaggio per la Lombardia.

Dall'inizio del lockdown, chi entrava in territorio austriaco doveva presentare un test Covid negativo oppure rimanere due settimane in isolamento. Anche se l'apertura scatterà solo alla mezzanotte di martedì 16 giugno, già da alcuni giorni i turisti austriaci e tedeschi sono tornati sulle spiagge di Lignano Sabbiadoro e Grado.
Sono molti i friulani pronti a varcare le frontiere di Coccau a Tarvisio oppure di Passo di Monte Croce in Carnia.

Nel pomeriggio di oggi, lunedì 15 giugno, alle ore 18 a Coccau, nel Tarvisiano, si sono incontrati per un ideale brindisi alla riapertura del triplice confine i sindaci di Tarvisio, delle città austriache di Feistritz, Finkestein, Arnoldstein e il vice sindaco di Villach e le slovene Kranisca Gora, Bovec e Jesenice, mentre allo scoccare della mezzanotte è previsto un flashmob spontaneo dei cittadini che festeggeranno dopo novantasette giorni la fine dei controlli da parte della polizia di frontiera.

Gli italiani che si recheranno in Austria dovranno comune osservare alcune precauzioni previste da Vienna. Da oggi non è più obbligatoria la mascherina in negozi, supermercati e ristoranti. Va solo indossata sui mezzi pubblici, nelle farmacie e negli ambulatori medici, come anche nei contesti che non consentono il distanziamento sociale di un metro (parrucchieri ed estetisti) e tornano a pieno regime anche le attività economiche. Da oggi sono infatti nuovamente consentite le fiere. In occasione dell'avvio di questa nuova fase con meno divieti, il ministro alla salute Rudolf Anschober ha rinnovato l'appello al senso civico degli austriaci.
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Il Gazzettino