«La pensione si raggiunge sempre più vecchi: così è impossibile fare volontariato»

«La pensione si raggiunge sempre più vecchi: così è impossibile fare volontariato»
PIEVE DI CADORE - Le ultime manovre di retromarcia del premier Conte...

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PIEVE DI CADORE - Le ultime manovre di retromarcia del premier Conte sulla legge che colpisce il “terzo settore” non tranquillizza le associazioni di volontariato. Bisogna passare dai proclami ai fatti e nel frattempo la prospettiva è decisamente negativa. Un allarme che ha lanciato Gianni Monico presidente del Circolo volontariato Auser di Pieve di Cadore in occasione dell’iscrizione del sodalizio al “Libro dell’Onore” della Magnifica Comunità. Un momento di grande soddisfazione per il riconoscimento, «come volontari siamo abituati a dare più che ricevere» ha detto Monico che ha voluto cogliere l’occasione di una sala tanto gremita per condividere la preoccupazione, chiedere sostegno perchè si rischia di perdere il servizio. Il quadro che ha dipinto Monico è a tinte fosche, riassunto così: «Il pensionamento ritardato rispetto al passato non garantisce il turnover, le novità normative presentate sono troppo pesanti; non so quanti saranno ancora disposti a continuare». Ma il servizio che garantisce l’Auser è sempre più indispensabile basti ricordare i tanti viaggi che i volontari fanno da e per l’ospedale di Belluno dove vengono erogate le prestazioni che Pieve non ha più. Ancora Monico: «Sollecito da parte dei cadorini un impegno maggiore nella salvaguardia della sanità, vi assicuro che i servizi calano mentre i bisogni aumentano e se non cambieranno le cose saremo destinati a farci curare anche fuori provincia. Vi assicuro che ci stanno spogliando come un carciofo». Foglia dopo foglia l’offerta in Cadore cala mentre aumentano i viaggi verso le altre sanità con volontari che hanno una media di 73 anni. L’allarme di Monico è giustificato, arriva alla vigilia dei vent’anni di attività dell’Auser con l’auspicio che non finisca tutto troppo in fretta. Il Circolo volontariato Auser a Pieve è nato nel 1999, da allora si è posto al servizio delle persone anziane o disabili. E’ composto da uomini e donne che nel puro volontariato realizza un servizio fondamentale di trasporto, accompagnamento e collaborazione nei confronti di soggetti in difficoltà, sia per raggiungere i luoghi di analisi e cura della persona, gli sportelli, i reparti specifici, sia per taluni servizi quotidiani esterni che la disabilità non consente o rende particolarmente difficoltosi. Il circolo utilizza mezzi di trasporto messi a disposizione dei volontari di Pieve da Enti e fondazioni benefiche, che operano con l’obbiettivo non solo di fornire aiuto alle persone che vedono la loro salute precaria, ma anche quello di farsi e mantenersi parte attiva della società e donare ai coetanei trasportati o accompagnati una circostanza di affratellamento e di solidarietà. Tutto questo ora è a rischio.
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Il Gazzettino