Resort di lusso nel mirino degli ambientalisti, parte il ricorso al Tar contro il Comune

Il progetto della famiglia Meister
AURONZO - Avviano un'azione legale le associazioni ambientaliste d'Italia Nostra e di Mountain Wilderness a sostegno di un gruppo di cittadine e cittadini di Auronzo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

AURONZO - Avviano un'azione legale le associazioni ambientaliste d'Italia Nostra e di Mountain Wilderness a sostegno di un gruppo di cittadine e cittadini di Auronzo contro il Comune cadorino e la società Meister davanti al Tar del Veneto per l'annullamento della delibera comunale che ha dichiarato il progetto della famiglia Meister di rilevante interesse pubblico.

IL PIANO
Il progetto prevede la costruzione di un villaggio turistico di lusso composto da 23 chalet, 15 case sugli alberi e da un edificio centrale, per un volume complessivo di circa 33mila metri cubici, in un'area di grande pregio ecologico e paesaggistico. Il villaggio sarà raggiungibile attraverso una strada forestale di nuova costruzione che da Federavecchia sale a Col di Collalto. Tutto questo, come viene rilevato con una nota congiunta, in una regione, il Veneto, che è la seconda in Italia per consumo di suolo. Inoltre, la costruzione del villaggio, viene sottolineato, prevede il drenaggio di una torbiera alpina, millenaria, di grande valenza ecologica e biologica. L'argomentazione affronta quindi l'aspetto urbanistico ritenuto non secondario. Per la realizzazione del progetto, viene sostenuto, è necessaria una modifica alla pianificazione comunale.

LA LEGGE
A suffragio della contestazione viene citata la legge regionale 11 del 2004 che stabilisce che i Comuni prima di apportare modifiche alla pianificazione corrente, debbano progettare il loro sviluppo attraverso il Piano di Assetto Territoriale. Il Comune di Auronzo tuttavia non ha mai redatto questo documento in quasi 20 anni; ciò dimostra il mancato interesse dell'ente locale nel pianificare lo sviluppo del proprio territorio. Ecco allora che il documento ambientalistico punta il dito contro la delibera in questione. In assenza del Pat, viene rimarcato, la legge regionale prevede la possibilità di modifiche alla pianificazione comunale solo per la realizzazione di opere di interesse pubblico, come ad esempio una scuola, un ospedale, una infrastruttura viaria. Il Comune ha dichiarato il progetto della famiglia Meister di interesse pubblico senza averne titolo, che spetta invece alla Regione, e senza valutarne l'impatto ambientale, né quello paesaggistico. La nota entra ancora nel merito della decisione dell'esecutivo. La delibera comunale impugnata, affermano le associazioni, riporta valutazioni superficiali basate su concetti come attrattività, crescita, turismo, sviluppo, che sono ormai obsoleti, soprattutto in un contesto di cambiamento climatico in atto.

IL QUESITO


Quale futuro, si domandano, si è immaginato il Comune per il proprio territorio nel deliberare l'interesse pubblico del progetto? E quale lavoro si è immaginato il Comune per i propri giovani che stanno chiedendo altro e non rimarranno certo in valle per fare i camerieri in hotel a 5 stelle? Contro il progetto Meister in precedenza era stata aperta una petizione con una raccolta di firme sul sito https://www.change.org/p/resort-di-lusso-al-posto-di-un-bosco-secolare-in-cadore che ieri aveva raggiunto quasi quota 35mila. Ancor prima c'era stato un esposto alla Procura della Repubblica firmato da Wladimiro Vecellio Salto. Anche a livello regoliero se n'è continuato a discutere nelle tradizionali assemblee primaverili. Le due comunioni familiari rivendicano la proprietà di una buona parte del terreno su cui verrebbe realizzato il resort hotel, area facente parte della nota particella catastale 404 attualmente gestita dal Comune di Auronzo. È sempre in corso il dibattito senza alcuna posizione definita fra favorevoli e contrari. Il tutto in attesa proprio della definizione della controversia Comune-Regole.
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino