La maggioranza "spara" contro i dirigenti comunali: «Ritardi e distanza dalla Giunta»

Il municipio di Auronzo
AURONZO DI CADORE - Bordate ad alzo zero sulle governance del municipio di Auronzo di Cadore da parte del gruppo di maggioranza di “Insieme per Auronzo” per voce...

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AURONZO DI CADORE - Bordate ad alzo zero sulle governance del municipio di Auronzo di Cadore da parte del gruppo di maggioranza di “Insieme per Auronzo” per voce del capogruppo Walter Antoniol nel consiglio comunale ferragostano per discutere soprattutto del conto consuntivo 2020. Già da tempo serpeggiava malumore fra gli amministratori sulla spinta anche delle numerose lamentele dei cittadini di fronte a lungaggini, ritardi e a mancate risposte. Di qui la stesura di un corposo documento di denuncia. 


«Chiaro quindi – ha precisato Antoniol - che nessun addebito facciamo al sindaco e alla Giunta, così come nulla abbiamo da eccepire da un punto di vista contabile, ma molto c’è da discutere sul raggiungimento degli indirizzi e degli obiettivi che questa Amministrazione intende ed intendeva perseguire e sul “modus operandi” degli uffici non in sintonia con l’Amministrazione». Di seguito il già sindaco di Auronzo, preoccupato più che del presente, del futuro del paese cadorino, ha snocciolato tutta una serie di manchevolezze, evidenziando lo scollamento fra gli indirizzi della Giunta e il potere esecutivo dei dirigenti. Manchevolezza attribuita all’attuale segretario comunale che non avrebbe saputo fare squadra e alle responsabilità che vanno suddivise fra i responsabili degli uffici. 
La dimostrazione è data dal notevole ritardo con cui sono stati presentati i documenti di bilancio: di 5 mesi quello di previsione 2021 e solo in questa seduta il consuntivo 2020. Rimando che, a parere del Gruppo di Maggioranza, è solo in parte giustificato dal Covid e dal considerevole ricambio di risorse umane cui è stato soggetto il Comune nell’ultimo periodo. La conseguenza è il blocco di molte attività dell’ente civico, mentre si assiste ad un avanzo di amministrazione milionario a dimostrazione del mancato raggiungimento di molti obiettivi. Altri tasti dolenti sono la situazione debitoria della Società Auronzo d’Inverno e alla richiesta di ristoro delle maggiori opere eseguite nelle Malghe dalla Cooperativa Agricola Val D’Ansiei. Nei confronti della prima: «Mettere a repentaglio il futuro della Società con un frettoloso intervento di ricupero del credito può solo comportare il rischio di un suo fallimento, in alternativa, un sicuro contenzioso giudiziario pericoloso anche per il Comune il quale, in ogni caso, non può vedere vanificato un intervento fondamentale di sviluppo turistico della vallata».

Quanto alla seconda: «La Società agricola ha fatto un investimento complessivo sulle malghe di proprietà comunale di oltre 2 milioni di euro. Il non cercare una possibile soluzione di parziale ristoro delle spese sostenute e “riconoscibili come arricchimento per l’Ente”, può aggravare la situazione economica pure di questa Società, le cui quote appartengono alla maggioranza dei cittadini di Auronzo i quali non sono certo interessati ad un utile, quanto allo sviluppo occupazionale e turistico del paese». Dito puntato poi su come di punto in bianco siano stati imposti, nei confronti degli enti e delle associazioni di volontariato, una serie di balzelli burocratici. Il risultato è che lo si sta uccidendo. Ancora: «Quante volte abbiamo sollecitato interventi di manutenzione sentendosi rispondere, nonostante l’emergenza, che non c’era personale disponibile per poi scoprire casualmente, di recente, che i nostri operai sono stati mandati ad operare presso i Comuni del Centro Cadore per sistemare le biciclette del bike sharing. Come ciliegina sulla torta si è constatato che non si è data attuazione a quanto stabilito dal “Regolamento di accesso ai parcheggi della strada delle Tre Cime”. Strali infine sul settore vigilanza: “Il quale, nonostante le innumerevoli richieste di mantenere un vigile urbano in paese durante i periodi turistici non lo ha fatto, per poi prendere all’insaputa di tutti, con le risorse destinate al potenziamento della video sorveglianza, una “motocicletta” alla quale si auspica di poter mettere le catene alle ruote anche per un uso invernale”.
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Il Gazzettino