Si è spenta la cerva che, sentendo la fine, aveva cercato riparo in paese

La cerva Angela con Giacomo Maroldo
AURONZO DI CADORE - Non ce l’ha fatta Angela, la cerva di...

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AURONZO DI CADORE - Non ce l’ha fatta Angela, la cerva di Auronzo, mancata ieri mattina, molto probabilmente a causa dell’anzianità. I lunghi anni trascorsi nel bosco possono aver influito sul suo stato. E molto probabilmente ne era consapevole tanto da esser scesa in paese ed aver ricercato, per gli ultimi giorni, affetto, amore e cure. E li aveva trovati in riva al lago di Santa Caterina, dove è stata accolta amorevolmente e tutti si sono adoperati per darle un tetto. Come ha evidenziato Roberto Pizzavini, che cura la pagina Facebook “Claretta la cerva del Comelico Superiore”, con oltre 21mila seguaci, Auronzo, dove non ci sono state contrarietà, ha dato prova di sensibilità nei confronti della fauna selvatica. Angela si è spenta davanti al fienile di Giacomo Maroldo, che l’ha accudita con lo stesso impegno profuso, su più fronti, nel volontariato cadorino e non. Durante il giorno, l’animale si allontanava, girovagando tra le case e lungo le strade del paese, e sull’imbrunire ritornava alla “base”. In una delle sue uscite la cerva aveva visitato anche l’asilo nido “I folletti del bosco”, suscitando lo stupore e la gioia dei bimbi. E in molti hanno aiutato Giacomo Maroldo. “A tutti loro – ha affermato Pizzavini, attivo da quattro anni con l’obiettivo di sensibilizzare il rispetto e la libertà verso tutti gli animali selvatici – va il ringraziamento”. Invece di trascorrere gli ultimi giorni da sola, Angela ha scelto, cercato e trovato chi l’ha confortata e sostenuta, consegnando un significativo messaggio, che acquista maggior valore nel contesto attuale. Il post con la notizia della scomparsa dell’anziana cerva è stato sommerso da una valanga di reazioni (1350), commenti (236), condivisioni (117). Roberto Pizzavini ha dedicato un lungo video, in cui ha richiamato l’attenzione sulla necessità di attivare, in provincia, un centro adibito alla fauna selvatica, dove persone qualificate possano effettuare diagnosi ed individuare le più opportune terapie. Ha inoltre chiesto il potenziamento dell’organico della polizia provinciale, per controllare ed intervenire in caso di necessità. “Attualmente – ha sottolineato – è in vigore una convenzione con il Centro recupero animali selvatici di Treviso, ma è molto distante. Lancio un appello affinché un centro venga aperto al più presto anche nelle Dolomiti bellunesi”. Tra le strade indicate figurano pure un’informazione più capillare sui comportamenti da tenere, appoggiandosi alla polizia provinciale o ai veterinari, e la distribuzione di volantini”. Nel frattempo molti sono certi che Angela avrà modo di incontrare Claretta, la cerva che, ai primi del 2018, girava per Sega Digon, nel comune di Comelico Superiore. 

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Il Gazzettino