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PADOVA - Un padovano su 4 in età scolare è di origine straniera. I numeri elaborati dal settore Statistica del Comune non fanno altro che certificare un fenomeno che, ormai da anni, appare chiaro tra i banchi delle nostre scuole, ovvero che anche a Padova la popolazione sta diventando sempre più multietnica. Stando all'annuario statistico del Comune relativo al 2023, infatti, i residenti in città con cittadinanza straniera, nella fascia d'età compresa tra i 4 ei 14 anni, sono 4.239, ovvero il 24,5% degli abitanti complessivi nell'ambito della medesima fascia d'età (17.296). Di conseguenza si può affermare tranquillamente che a Padova nelle scuole materne, primarie e medie, almeno un iscritto su 4 è di origine straniera.
LA VOCAZIONE
La vocazione multietnica della città del Santo viene confermata anche da altri numeri. I residenti stranieri con cittadinanza straniera sono arrivati, infatti, a toccare il 17,4% rispetto al totale della popolazione (36.673 unità su 209.867). Una percentuale che all'Arcella tocca quota 30,9% (12.392 su 40.059). Non solista. Un immigrato su tre (33,9%) vive nell'area nord della città. Tornando, però, alla presenza di bambini e ragazzi di origine straniera nelle nostre scuole, a fare un distinguo ieri è stata l'assessora alle Politiche scolastiche Cristina Piva che ha messo anche in discussione le recenti affermazioni del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara e del titolare delle Infrastrutture Matteo Salvini che auspica hannoto un tetto del 20% per i bambini immigrati presenti nelle classi delle nostre scuole.
«Sinceramente, affermare che 1 bambino su 4 in età scolare a Padova è di origine straniera ha senso fino ad un certo punto - ha spiegato l'assessora - Nelle nostre scuole ci sono bambini e ragazzi che sono nati in Italia da cittadini stranieri, ma che magari non sono mai andati nel loro Paese d'origine.
IL VIA LIBERA
Sempre in ambito scolastico, la Conferenza dei Servizi ha espresso parere favorevole da parte del Comune di Piazzola sul Brenta (in qualità di autorità competente) del Progetto Operativo di Bonifica del sito dell'Istituto scolastico "Rolando da Piazzola" e delle aree circostanti. La decisione è stata presa dai diversi enti coinvolti: oltre al Comune di Piazzola, la Provincia di Padova, Arpav e Ulss 6 , Sgi Ingegneria (redattori del Pob).
Il progetto riguarda il polo scolastico Rolando da Piazzola, del quale in passato si era ipotizzato l'ampliamento che ne rivelò una contaminazione da alcuni metalli nel terreno, di origine storica, risalente dalla fine dell'800 fino a metà 900. La contaminazione non comporta un rischio concreto per le persone che lavorano nella scuola e la frequentano, come l'Ulss ha più volte ribadito. Si è deciso, così, di provvedere alla bonifica dell'area verde per garantire la massima sicurezza ed evitare anche la minima possibilità di due fattori di rischio: l'ingestione e la lisciviazione. Il progetto approvato, promosso dalla Provincia di Padova-Servizio Edilizia Scolastica, prevede la realizzazione di un capping per interrompere la migrazione dei contaminanti e un piano di monitoraggio delle acque di falda. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino