MARANO LAGUNARE (Udine) - Cinghiali nelle barene e in laguna: in 10 anni incremento del 300%. Mangiano pesci e i vermi del fango delle barene, si spostano senza problemi...
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«Sono abilissimi, dei veri specialisti: li vediamo muoversi in acqua anche a gruppi di 8, 10 esemplari, in fila indiana - spiega Giuseppe Milocco, presidente della Federazione italiana della caccia Sezione comunale di Marano da 30 anni -; lo scorso anno ne abbiamo abbattuti 22 e adesso si riparte». Oggi, lunedì 15 maggio, infatti, si apre la caccia di selezione e in questa area della Bassa finiscono nel mirino il cinghiale e il capriolo.
«Non riusciremo mai ad abbatterli tutti. Ce ne saranno circa 120 nella zona di Marano e credo altrettanti nelle aree di Palazzolo e negli altri paesi vicini. Cacciarli in laguna non è semplice perché l’area è particolare: bisogna conoscerla veramente bene e a volte serve una postazione fissa, come una altana, per sperare di avvistarli».
In realtà, fino al Settecento la zona era popolata dai cinghiali che poi sono spariti, con le bonifiche e con la scomparsa, a inizi Novecento, dei boschi planiziali che si estendevano in vaste aree della Bassa. «Da 10 anni a questa parte sono ricomparsi - spiega Milocco -. Arrivano dalle Valli del Natisone e si sono spostati per cercare cibo. In laguna trovano il completamento alla loro dieta, si sono bene adattati. Sono onnivori: mangiano tutto. Anche pesci. L’incremento in questi dieci anni è del 300% e continua. Dal 2016 al 2017, ad esempio, c’è stato un incremento del 30%». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino