Jesolo, maxi-aumenti per le spiagge: «A rimetterci saranno i più piccoli, come i noleggiatori di pedalò»

Maxi-aumenti per le spiagge: «A rimetterci saranno i più piccoli, come i noleggiatori di pedalò»
JESOLO - «L'aumento dei canoni si farà sentire soprattutto sui piccoli concessionari: per un chiosco o uno stabilimento cambia poco, per tutti gli altri questo...

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JESOLO - «L'aumento dei canoni si farà sentire soprattutto sui piccoli concessionari: per un chiosco o uno stabilimento cambia poco, per tutti gli altri questo rincaro rischia di essere il colpo di grazia». Parole di Giorgio Alesci, presidente del Consorzio che rappresenta i noleggiatori di pedalò di Jesolo, ovvero oltre 40 concessionari che ad oggi pagano il canone minimo, vale a dire un importo di 2.698,75 euro da quest'anno passato a 3.377,50 per effetto del rincaro del 25%. «Ma questa spiega Alesci è la stessa cifra che pagano anche i chioschi, che però hanno un volume d'affari completamente opposto al nostro: si tratta infatti di due realtà completamente diverse che non possono essere messe a confronto, anzi probabilmente un chiosco, così come uno stabilimento balneare, non avrà grossi problemi ad assorbire i rincari, mentre le difficoltà maggiori saranno per i piccoli concessionari».

LE CRITICHE

Del resto i tempi sono cambiati e i pedalò vantano un richiamo decisamente inferiore rispetto al passato, tanto che ad oggi le concessioni vengono gestite più come hobby o da chi cerca un modo per integrare le proprie entrate. «Rispetto a tre anni fa prosegue Alesci -, i canoni minimi sono aumentati di dieci volte: per noi è insostenibile, ci sarà chi rinuncerà alla concessione. Ma forse è questo il vero obiettivo: i piccoli concessionari sono un fastidio, soprattutto in vista della nuove gare, meglio eliminarli e fare una spiaggia piena di ombrelloni». Sulla questione interviene anche il sindaco Christofer De Zotti con una presa di posizione chiara. «Questo è un problema particolarmente grave creato dai precedenti governi dice - e che secondo me mette a rischio la sopravvivenza di alcuni piccoli operatori del demanio, che hanno fatturati assai esigui ma che si trovano a pagare un canone minimo che oggi arriva a 3.300 euro. Parlo ad esempio di pedalò e centri velici. Credo sia necessaria una revisione per garantire la sostenibilità economica di quanto chiesto loro a titolo di canone demaniale».

Intanto il presidente di Federconsorzi, Antonio Facco, guarda con fermezza all'arrivo del nuovo anno, considerandolo una sorta di spartiacque tra il presente ed il futuro. «Dovranno essere fatte delle scelte spiega che determineranno il nostro futuro: per questo il 2023 dovrà vederci tutti compatti». Di fronte, infatti, due passaggi storici, in qualche modo collegati: il Piano Particolareggiato dell'Arenile, su cui sta lavorando l'Amministrazione comunale, e la cosiddetta Bolkestein, ossia la partita delle concessioni demaniali, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato di un anno fa che ha fissato il 31 dicembre 2023 come termine ultimo delle attuali concessioni. «Jesolo si è sempre distinta per la qualità dei servizi lungo tutto il suo arenile conclude Facco - Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione, prevedendo anche una riorganizzazione della gestione della spiaggia. In tale direzione va il Piano particolareggiato dell'Arenile su cui sta lavorando il Comune: non mancheremo di dare il nostro contributo».

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Il Gazzettino