Padova. Lezione nell'igloo per i bambini. La preside: «Ecco la didattica innovativa»

Mentre si è dentro una cupola, i due emisferi cerebrali sono più facilmente connessi e armonizzati

L'aula igloo
PADOVA - La scuola primaria Montegrappa guarda al futuro con un’architettura scolastica innovativa. Di primo impatto potrebbe apparire strano per chi è abituato alla...

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PADOVA - La scuola primaria Montegrappa guarda al futuro con un’architettura scolastica innovativa. Di primo impatto potrebbe apparire strano per chi è abituato alla scuola tradizionale trovarsi davanti a spazi completamente nuovi, con gli studenti che si spostano di classe in classe in base alle attività che devono svolgere. Eppure, questa sarà la scuola del futuro dove più che fornire passivamente agli alunni delle nozioni si cerca di attivarli stimolandoli ad imparare assieme. Ancor più insolito è vedere nel giardino un’aula a forma di igloo, dove gli studenti fanno attività in modi disparati, senza per forza dover stare seduti ognuno nel proprio banco fissando la lavagna del maestro intendo ad insegnare l’alfabeto o a far di conto. Si tratta di una cupola geodetica, una forma perfetta che evoca la fisionomia tonda e circolare della terra.

L'aula igloo

Inoltre, la cupola rimane in sintonia con l’ambiente e si sostiene senza bisogno di colonne o muri interni, il che crea uno spazio aperto che sembra infinito e offre possibilità illimitate di utilizzo. Inoltre, è stato sperimentato dai bambini che all’interno ci sente protetti e calmi, usufruendo di una perfetta acustica. Mentre si è dentro una cupola, i due emisferi cerebrali sono più facilmente connessi e armonizzati, il cervello si trova così in una condizione di benessere ed è più ricettivo all’apprendimento. La cupola, infine, essendo riscaldata d’inverno e rinfrescata con una ventola d’estate, permette di essere usata ogni giorno. Questo tipo di architettura scolastica rientra nel piano ministeriale Scuola 4.0, che con ingenti risorse innoverà le scuole verso gli ambienti di apprendimento. Il modello, in uso oggi in cento scuole italiane tra cui la Montegrappa, è quello della Didattica per ambienti di apprendimento (Dada).

La didattica

Consapevole che questo modello pedagogico rivoluzionerà la scuola italiana, la dirigente del 14esimo Istituto Galilei di Padova Fabiola Baldo, dirigente anche della scuola primaria Montegrappa, ha organizzato ieri al San Gaetano un convegno sull’architettura scolastica del futuro, una giornata di studio e condivisione con esperti del settore volta a diffondere il modello Dada in tutto il territorio: «Di ambienti di apprendimento si parla da tempo e ora c’è la possibilità di realizzarli in tutte le scuole. – afferma la dirigente -. È necessaria una riflessione perché questi ambienti consentono di attivare delle metodologie e di porre al centro del processo di apprendimento lo studente. Si tratta di pratiche di insegnamento in aule innovative, spazi di apprendimento che sono dentro l’edificio scolastico ma anche oltre, nei giardini e nel territorio».

Nella sua scuola Fabiola Baldo ha da tempo sposato la didattica innovativa ponendo l’attenzione sulle neuroscienze, anche il colore delle aule varia per stimolare lo studente in base all’attività che devono svolgere. «Il modello Dadalogica che ho attuato nella mia scuola si rifà non solo agli ambienti di apprendimento ma ha una grande attenzione per l’autoeducation – continua Baldo - Abbiamo capito quanto sia importante sviluppare una didattica multisensoriale e metacognitiva, che pone al centro l’educazione sentimentale passando attraverso l’esperienza del corpo, il primo canale di apprendimento per lo studente».

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Il Gazzettino