Padova. Attivisti di Ultima generazione sotto accusa, individuato il capo del movimento grazie alle indagini della Digos

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PADOVA - Le indagini della Digos della Questura di Padova nei confronti della associazione a delinquere costituita da attivisti di Ultima generazione sono iniziate nel 2020, quando comparvero in alcune vetrine di negozi del centro cittadino di grandi catene di distribuzione del settore dell’abbigliamento numerosi manifesti a firma di un altro collettivo ambientalista “Extinction Rebellion”, in cui si criticavano gli investimenti sui “grandi affari distruttivi”. Vennero acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza pubbliche e private, la cui analisi consentì di individuare uno degli attuali indagati, che venne sottoposto a perquisizione personale e domiciliare. Da quella perquisizione vennero organizzati dei mirati servizi di osservazione che consentirono alla Digos di individuare nel tempo, anche monitorando delle riunioni periodiche tenute in un parco pubblico di Padova, i membri dell’associazione oggetto del provvedimento della Procura della Repubblica di Padova, evidenziando la costituzione dell’articolazione padovana di “Ultima generazione”.

In effetti, proprio il soggetto perquisito è stato ritenuto come “uno dei promotori ed organizzatori del movimento ambientalista Ultima Generazione”, in quanto le indagini della Digos avrebbero dimostrato come lo stesso poneva in essere nel tempo plurime condotte illecite finalizzate ad impedire o ostacolare la libera circolazione su strade ordinarie, organizzando, come si legge nel provvedimento dell’A.G., “la consumazione con più persone, di condotte di interruzione o turbamento alla regolarità di uffici e servizi pubblici, di deturpamento o imbrattamento di immobili pubblici o privati con vernici, di deturpamento imbrattamento di beni culturali quali immobili di interesse culturale”. In alcune circostanze, a causa dei blocchi stradali, solo l’intervento immediato di personale della polizia di Stato e la capacità di gestione di emergenze viabilistiche della polizia locale di Padova, ha evitato sia che si verificassero episodi di violenza a seguito delle reazioni di protesta da parte degli automobilisti, sia più gravi ripercussioni sul traffico cittadino delle ore di punta. Inoltre, le operazioni di investigazione - coordinate dalla Procura della Repubblica di Padova – hanno anche consentito di impedire nel settembre 2022 l’imbrattamento ed il deturpamento con vernice spray della sede regionale della Lega, in piena campagna elettorale. Nella circostanza, gli attivisti, pedinati dalla Digos, furono bloccati dai carabinieri, fatti intervenire in loco per tutelare la riservatezza delle indagini.

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Il Gazzettino