Nell'Ulss 3 Serenissima, per la precisione nel territorio di Dolo-Mirano (ex Ulss 13), ci sono stati 150 fortunatissimi pazienti che si sono visti accorciare i tempi di attesa...
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LA SEDUTALa storia delle liste d'attesa truccate, già all'esame della Procura, è stata al centro della seduta della Quinta commissione ieri a Palazzo Ferro Fini. Richiesta dalle opposizioni - con Piero Ruzzante di LeU che in caso di rifiuto era già pronto a raccogliere le firme per un consiglio regionale straordinario - la seduta ha visto la partecipazione dell'assessore alla Sanità Luca Coletto e dell'ingegner Francesco Bortolan, il tecnico dell'Azienda Zero che si occupa del monitoraggio delle liste d'attesa. È stato Bortolan, stando a quanto riferito dai consiglieri, a parlare di possibili «danni» ai pazienti per l'attesa di prestazioni che dovevano essere erogate ben prima. Una versione ben diversa da quella fornita dall'Ulss 3 di Giuseppe Dal Ben, secondo cui la diversa attribuzione delle priorità sarebbe avvenuta successivamente all'erogazione delle prestazioni stesse. Tant'è, ieri in Quinta commissione se ne è parlato: «Siete consapevoli - ha chiesto Ruzzante - dei rischi di danni?».
I NUMERII dati forniti ieri sono i seguenti: le ricette taroccate - cioè con prescrizioni diverse da quelle indicate dal medico di famiglia - sono 44.600 per 110mila prestazioni e riguardano l'ambito dell'ex Ulss 13 Dolo-Mirano. Si tratta di dati riferiti al 2017, quando l'Ulss era già unica. Circa 8mila ricette con prescrizione B (entro 10 giorni) sono state declassate alla prescrizione D (entro 30 giorni); circa 2mila ricette con prescrizione B sono diventate P (cioè programmabili, da effettuarsi entro 90 giorni); le rimanenti 35mila circa ricette che avevano prescrizione D (entro 30 giorni) sono diventate P (entro 90 giorni). Per farla breve: quelle che in teoria dovevano essere urgenze sono diventate visite da fare con calma, senza fretta. La tesi dell'Ulss, come si può leggere nell'articolo qui sotto, è diversa e cioè che le prescrizioni dei medici sarebbero state rispettate. Ieri in Regione si è sostenuto l'esatto contrario. Da segnalare, inoltre, le 150 ricette taroccate a favore dei pazienti, con liste di attesa più brevi.
Sempre in Quinta commissione ieri è stato spiegato che il software del costo di 140mila euro è stato comprato con decreto del direttore dell'Ulss Dal Ben il 12 maggio 2017. E che al numero verde sono arrivate 6 segnalazioni - poche, ma ritenute evidentemente centrali - di cittadini che si lamentavano perché avevano una prescrizione urgente e hanno dovuto aspettare un sacco.
ACCERTAMENTIIl consigliere Ruzzante non ha risparmiato le domande: «Informerete i cittadini che sono stati danneggiati dal momento che, come ha detto Bortolan, le ricette hanno valore clinico?». Coletto: «Sì». Ruzzante: «Cosa aspettate a commissariare Dal Ben?». Coletto: «Sul direttore Dal Ben stiamo facendo ulteriori accertamenti, ma la decisione spetta a colui che l'ha nominato». Cioè al governatore Zaia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino