PADOVA - Non c'è stato il record mondiale sul miglio femminile l'attesissima Genzebe Dibaba non ci è andata nemmeno vicina ma si sono registrati due nuovi...
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DUELLO SUL GIRO E' poi la volta del giro di pista maschile, dove si sfidano Matteo Galvan e Davide Re; i due finanzieri danno via ad un duello che si replicherà nel prossimo weekend agli assoluti di Pescara: si impone in rimonta Re (4563), davanti a Galvan (4613) che entra in testa sul rettilineo finale, ma cede nel finale. Sul doppio giro di pista femminile vince nettamente la neo campionessa europea, l'ucraina Nataliya Prishchepa, che accetta la gara tattica e negli ultimi cinquanta metri brucia in scioltezza (2'0037) la lettone Velvere e la britannica Tracey.
SANTIUSTI ALLA DERIVA Colpisce in negativo la gara della gialloblu Yusneysi Santiusti, che dopo il naufragio europeo giunge sconsolatamente ultima, completamente svuotata e senza essere mai stata veramente in lizza. Negli 800 maschili c'è il primo squillo azzurro; domina lo spagnolo Alvaro De Arriba (1'4547) già campione agli ultimi giochi del Mediterraneo, davanti allo statunitense Sowinski e al keniano Melly.
SQUILLO AZZURRO Ma è del vicentino Enrico Brazzale il risultato più interessante, non tanto per il quarto posto, quanto per il tempo di 1'4693 che costituisce il suo nuovo primato personale. Nel frattempo si conclude la gara del peso femminile, vinta dalla bielorussa Dubitskaya (bronzo a Berlino) con 18.91, davanti alla connazionale Kolb (17.20); terza l'applauditissima Chiara Rosa (16.94), ancora la più forte italiana della specialità. Dopo un intermezzo di due 100 giovanili l'allieva di Assindustria Hope Esekheigbe vince in 1222 (la lunghista Veronica Zanon è terza in 1265), mentre Michael Fichera si aggiudica la sfida tra promesse maschili in 1081 è la volta dei 100 hs dove vince senza problemi l'ucraina Hanna Plotitsyna in 1313 davanti a Luminosa Bogliolo (1325) che quest'anno è già scesa per la prima volta sotto i 13.
VOLO SUGLI OSTACOLI Ma è sugli ostacoli alti maschili che arriva il nuovo record del meeting: il pubblico quasi se lo sente, perché prima del via scende il silenzio delle grandi attese. Il russo Sergey Shubenkov, argento europeo a Berlino e fresco vincitore della Diamond League 2018, corre in 1309 nuovo record del meeting (precedente 1318 dell'americano Richardson nel 2012). Sulla loro scia il sudafricano Alkana, e gli azzurri Fofana (1356) e Perini (1359) che sfiorano il loro personale.
ASTA FEMMINILE RECORD L'altro record della rassegna padovana arriva dall'asta femminile: la russa Anzhelika Sidorova, medaglia di legno a Berlino, si prende una piccola rinvincita saltando 4.75, superando il 4.72 della greca Stefanidi fatto all'euganepo due anni fa. Fra le italiane, Roberta Bruni eguaglia il suo stagionale a 4.30. Un po' sottotono gli altri concorsi: l'oro europeo Mariya Lasitskene vince l'alto con un (per lei) modesto 1.95; mentre il giamaicano Gayle si impone nel lungo maschile con 7.93. Molto interessante invece la gara dei 1500, in cui il giovane keniano Justus Soget impone il proprio talento in 3'3528 e l'azzurro Bussotti corre in 3'3805. Il meeting si chiude con le due gare veloci, che purtroppo risentono della serata fresca. L'americana English Gardner vince nettamente la gara femminile con un bel 1111, che con qualche grado in più poteva valere un decimo di meno, mentre il connazionale Michael Rodgers si impone in una tiratissima gara maschile in 1010, a soli 3 centesimi dal primato del meeting. Secondo è l'ivoriano Cissè (1015) mentre l'atteso azzurro Marcel Jacobs chiude quarto in 1028.
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Il Gazzettino