Montegrotto. I campioni delle Fiamme Oro a scuola di respirazione nelle profondità della piscina Y-40

Ventidue atleti, capitanati dal campione olimpico e mondiale di marcia Massimo Stano, si sono ritrovati a Montegrotto

Il raduno delle Fiamme Oro
MONTEGROTTO (PADOVA) - Le profondità di Y-40 The Deep Joy, la piscina con acqua termale più profonda del mondo, hanno ospitato anche quest'anno il raduno di...

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MONTEGROTTO (PADOVA) - Le profondità di Y-40 The Deep Joy, la piscina con acqua termale più profonda del mondo, hanno ospitato anche quest'anno il raduno di inizio stagione delle Fiamme Oro. Ventidue atleti, capitanati dal campione olimpico e mondiale di marcia Massimo Stano, si sono ritrovati a Montegrotto per un'attività di team building e di formazione che per alcuni porterà verso Parigi 2024 e per tutti segna l'inizio di una stagione importante che vede in calendario anche gli Europei di Roma.

L'allenamento

Nel programma del raduno voluto dalla direzione tecnica delle Fiamme Oro, guidata da Sergio Baldo, l'incontro con la dottoressa Silvia Rizzi, psicologa dello sport ufficiale delle squadra cremisi, che ha visto una attività di mental training corredata dal workshop esperienziale con gli istruttori di apnea di Y-40. «L'obiettivo di questa formazione è quello di aumentare le conoscenze degli atleti per migliorare il recupero psico-fisico, le prestazioni sportive e fisiologiche e prevenire gli infortuni» spiega la dottoressa padovana. «La respirazione nella mia disciplina è fondamentale - racconta Massimo Stano, che si è immerso con le bombole nella piscina termale - faccio tanti chilometri e devo calibrare bene la quantità di ossigeno. Da appassionato di subacquea mi sono divertito in questa palestra acquatica ed ora approfondirò anche l'apnea oltre che la meditazione».

Gli atleti

Se Stano si è esercitato con le bombole, altri ventuno atleti delle Fiamme Oro si sono immersi nella piscina con acqua termale più profonda al mondo per scoprire l'apnea, raggiungendo profondità sui dodici metri ed imparando a gestire lo stress da gara anche attraverso le tecniche respiratorie. A provare l'immersione in apnea c'erano la finalista mondiale di asta Elisa Molinarolo, altri atleti padovani come la triplista Veronica Zanon, il velocista di Monselice Alessio Faggin e l'ottocentista di Trebaseleghe Catalin Tecuceanu, ma anche Rebecca Sartori, bassanese, ostacolista d'oro ai Giochi del Mediterraneo, Dalia Kaddari, Eyob Faniel, Ala Zoglami, Paolo Dal Molin, Luminosa Bogliolo, Linda Olivieri, Aldo Andrei, Yassin Bandaogo, Erika Furlani, Silvano Chesani, Massimiliano Luiu, Delosa Oki, Sebastiano Bianchetti, Nazareno De Marco, Enrica Cipolloni e Roberto Bertolini, che dopo aver chiuso la carriera di atleta al Meeting Città di Padova ora sta iniziando quella di allenatore di giavellotto. «Abbiamo allenato questi campioni nella respirazione in acqua e a secco - ha spiegato il direttore tecnico di Y-40, Marco Mardollo, che ha seguito gli atleti assieme al team di istruttori formato da Nico Cardin, Marco Mancini, Emerson Motta e Denis Violin - gli esercizi proposti possono consentire quel guadagno marginale anche del 2-3% che permette all'atleta di élite di fare la differenza. Inoltre, la percezione della fatica mentale, e non, passa attraverso il respiro». 

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Il Gazzettino