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MESTRE - Nel mondo del running si dice: "Non esiste il brutto tempo, esistono solo atleti più o meno motivati”. E quando le condizioni atmosferiche sono proibitive e le strutture per allenarsi carenti, bisogna rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione. Questo ha fatto Mario Del Giudice, insegnante di educazione fisica ora in pensione che non ha mai smesso di seguire atleti di tutte le età, guidandoli nella preparazione e seguendoli nelle discipline più disparate, dall’atletica all’hockey alla canoa.
L’INTUIZIONE
Giovedì scorso, quando la pioggia sferzava senza pietà tutto il Veneto, ha preso i 12 ragazzi del Gruppo Atletico A. Coin con cui aveva allenamento pomeridiano e li ha portati a correre nel sottopasso di Marghera in via Dante.
IDEE CREATIVE
In questi anni Del Giudice ha sempre avuto idee “creative” per consentire ai suoi atleti, soprattutto a coloro che praticano sport a livello agonistico, di avere una continuità nell’allenamento: «Fino a quando il cinema a Marghera era aperto andavamo lì ad allenarci, ora non si può più perché ormai è abbandonato. Per questo ci è venuta l’idea di sfruttare il sottopasso di via Dante: nessuno ci ha mai dato fastidio e la polizia, quando ci vede, è contenta. Alcune soluzioni le ho trovate io a mie spese, spero che l’assessore De Martin, che è sensibile alle tematiche sportive e ha il figlio che si allena con noi, ci dia una mano a trovare una struttura adatta al coperto. Ne ho individuata una che farebbe al caso nostro, spero di potergliela mostrare il prima possibile per vedere se è una soluzione fattibile». Del Giudice, negli anni, ha allenato centinaia di atleti, tra cui la velocista Manuela Levorato e la maratoneta Giovanna Volpato, sportive plurimedagliate: «I risultati arrivano con lavoro, impegno e costanza nel superare le difficoltà. Amo Marghera perché fa tante cose che altrove non esistono, proprio perché ci sono contesti difficili: bisogna costruirsi tutto e questo lo insegno anche ai miei ragazzi.
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