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PORDENONE - Ci sono voluti non uno, non due, ma tre ministri. Ma l'incubo si è trasformato in una favola. E il lieto fine è arrivato giusto in tempo. Baofa Mifri Veso, la 17enne pordenonese campionessa italiana di salto triplo, potrà volare a Gerusalemme e partecipare agli Europei Under 20 in programma in Israele dal 7 al 10 agosto. La sua storia incredibile e paradossale è finita bene: oggi, infatti, in Prefettura a Pordenone arriverà un decreto chiave, che in brevissimo tempo passerà nelle mani del sindaco Alessandro Ciriani. La 17enne di origini congolesi ma nata in Italia sarà finalmente a tutti gli effetti una cittadina del nostro Paese. E arrivare a questo risultato è stata un'impresa ancora più dura di un salto perfetto nella buca del triplo.
La svolta
Tre ministri, si diceva. Il primo, anche per competenza territoriale, è Luca Ciriani, che per il governo Meloni cura i Rapporti con il Parlamento e che aveva preso a cuore la vicenda della 17enne. Il secondo è Andrea Abodi, ministro dello Sport. Il terzo - quello chiave in questa storia - è Matteo Piantedosi, ministro dell'Interno. Proprio dal Viminale è partita la scintilla decisiva: Baofa Mifri Veso, infatti, ottiene la cittadinanza italiana grazie allo sblocco di un'altra vicenda intricata che andava avanti da anni: il riconoscimento dello stesso "titolo" da parte della madre. «L'atleta - ha spiegato il ministro Luca Ciriani - avrebbe potuto ottenere la cittadinanza anche per meriti sportivi, ma sarebbe stato un passaggio più lungo e macchinoso». E gli Europei under 20 si avvicinavano. Sarebbe stato imperdonabile far perdere alla triplista della Friulintagli (società di atletica della provincia di Pordenone) un'altra opportunità di questa caratura.
Il lavoro dei tre ministri si è quindi concentrato sulla situazione della madre dell'atleta, che vive e lavora in Italia ormai da più di vent'anni, ma che per alcuni intoppi burocratici non godeva ancora del diritto più importante: la cittadinanza italiana. Ora la ottiene e in un istante diventa italiana anche Baofa Mifri Veso.
Come detto, dalla Prefettura il decreto legato alla cittadinanza della madre dell'atleta e quindi poi della triplista stessa passerà sulla scrivania del sindaco per la cerimonia ufficiale del conferimento. Un requisito fondamentale, quello della cittadinanza di un Paese dell'Unione europea, senza il quale Baofa Mifri Veso non sarebbe mai potuta arrivare alla pedana di Gerusalemme.
La 17enne, che diventerà maggiorenne a fine anno, è già campionessa italiana.
Il Gazzettino