Alloggi Ater, gli abusivi occupano 200 case: «Sono convinti che sia sempre andata così»

Uno dei complessi Ater presi di mira dagli abusivi
MESTRE - Un presidente dell’Ater che si muove la domenica sera per andare a bloccare l’occupazione abusiva di un appartamento appare insolito. L’altro ieri si...

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MESTRE - Un presidente dell’Ater che si muove la domenica sera per andare a bloccare l’occupazione abusiva di un appartamento appare insolito. L’altro ieri si è portato dietro la responsabile dell’ufficio legale dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale ed era lì, sul piazzale del complesso in via Triestina 68, anche con i carabinieri. Ci si sarebbe aspettato che avesse mandato qualche dirigente e avesse lasciato fare ai militari. E invece Raffaele Speranzon è andato a Favaro non perché ci tenga a lavorare anche di domenica e a mettersi in mostra come il Rambo dei condomini ma perché ha voluto dare un segnale che le cose sono cambiate e che questo è l’unico comune del Veneto dove ci sono ancora case occupate. «Il concetto fondamentale è che gli appartamenti sono destinati alle persone che partecipano ai bandi e sono in graduatoria - spiega il presidente -. Chi occupa è fuori legge e, oltretutto, spesso entra in alloggi che abbiamo da poco restaurato, togliendo quindi una casa a chi ne ha diritto».


LA STORIA
Domenica sera a Favaro una famiglia numerosa con nonni, genitori e figli anche minori, proveniente da un comune del circondario, era arrivata a Favaro con due automobili cariche di materassi e altre masserizie: sono saliti al sesto piano di uno dei condomini e hanno occupato un appartamento. «Mi sono impegnato ufficialmente con loro ad aiutarli, cercando una soluzione con i servizi sociali, assicurando un ricovero, anche perché è giusto che i bambini non sian fatti crescere in situazioni di degrado sociale e di abusivismo».

Quelle persone, però, hanno grossi problemi. «Sicuramente non è la ricerca di una scorciatoia che può aiutarle. E non è vero che i servizi sociali non ci sono o non funzionano. L’occupazione della casa produce effetti a caduta per gli occupanti dal punto di vista penale, anche con conseguenze su potestà dei figli, affidamento, sul fatto che possano andare a scuola».

Domenica sono stati i residenti regolari dei palazzi di via Trieste a chiamare l’Ater, le cose stanno cambiando. «Un altro degli effetti negativi che si produce con un abuso è che i vicini non apprezzano e non fanno nulla per renderti la vita più semplice. Nonostante queste difficoltà, però, il problema è ancora pesante, nel Veneziano le occupazioni sono del tutto fuori scala. Il problema è che il fenomeno è stato tollerato troppo e non aiuta nessuno».

Tentano di occupare l'alloggio, fermati dal presidente Ater mentre "traslocano"

MESTRE - Questa volta è andata a vuoto. Avevano già preso possesso della casa dell'Ater ma la segnalazione dei vicini e l'intervento dei carabinieri e, soprattutto, del presidente dell'Ater - che ha promesso di contattare i servizi sociali per aiutare comunque quella famiglia - ha sventato l'ennesima occupazione di un appartamento popolare.


I NUMERI

Dai dati dell’Ater emerge che ci sono più di 100 appartamenti occupati, e altrettanti ne ha il Comune. «Sì, purtroppo, e in alcuni casi ci sono situazioni di disagio sociale reali ma in altri non ci sono nemmeno problemi di questo tipo, solo adulti che stanno benissimo, di sana e robusta costituzione, che non hanno intenzione di pagare un affitto perché sono convinti che è sempre andata così, e in passato quasi tutti la facevano franca, per cui pensano ci sia un salvacondotto a vita». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino