Dall'abito da sposa ai pc portatili: un tesoro tra gli oggetti smarriti all'asta

Dall'abito da sposa ai pc portatili: un tesoro tra gli oggetti smarriti all'asta
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PADOVA - Va bene un mazzo di chiavi, l'ombrello, gli occhiali da sole, ma per spiegare lo smarrimento di un abito da sposa, forse bisognerebbe scomodare il vecchio Freud, per il quale nessuna delle nostre azioni è mai casuale. E così magari scopriremo che la signorina in questione, a un passo dal fatidico sì, ha più o meno inconsciamente voluto sbarazzarsi, insieme al vestito, anche del futuro marito. In ogni caso dopo essere rimasto oltre un anno nel magazzino all'Ufficio Oggetti Smarriti del Comune, è finito all'asta, acquistato e quindi utilizzato da qualcun'altra più certa delle proprie scelte. In via Fra Paolo Sarpi, al civico 3, finisce infatti un po' di tutto, il lettore immagini un oggetto qualsiasi, il più improbabile, e lì lo troverà, debitamente catalogato, accatastato, per un anno a disposizione del proprietario per la riconsegna.


Un magazzino dove attualmente fanno bella mostra di sé una trentina di biciclette, un paio di chitarre debitamente riposte nella loro custodia, un numero imprecisato di bagagli e zaini. E poi ovviamente i pezzi più gettonati, quelli che chiunque lascia in giro. Vale a dire chiavi, ombrelli, occhiali, ma anche, con l'avanzare della tecnologia, telefoni cellulari, pc portatili e strumentazione elettronica varia. Più difficili da immaginare sono invece bastoni e stampelle: ma se i loro possessori li hanno usati perché senza avrebbero difficoltà a muoversi, come diavolo hanno fatto poi a lasciarli in giro e andarsene senza? Vallo a capire...
 
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Il Gazzettino