Archeologia industriale. L'ex Birreria di via Fontane va all'asta a gennaio

Archeologia industriale. L'ex Birreria di via Fontane va all'asta a gennaio
PORDENONE - Andrà all'asta a gennaio l'ex Birreria di via Fontane, per la quale sono arrivate diverse manifestazioni d'interesse. Lo ha annunciato il sindaco...

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PORDENONE - Andrà all'asta a gennaio l'ex Birreria di via Fontane, per la quale sono arrivate diverse manifestazioni d'interesse. Lo ha annunciato il sindaco Alessandro Ciriani in Consiglio, dove ha anche confermato la presenza di diverse cordate che guardano al cotonificio Amman. Nei mesi scorsi il Comune aveva fatto stimare l'ex birreria di via Fontane, in vista della possibile alienazione di cui si parla da tempo. L'edificio di proprietà comunale è stato infatti inserito nel Piano delle alienazioni del 2018. Una precedente stima era già stata acquisita nel 2006 a cura dell'Agenzia del territorio ma, considerato il tempo trascorso, si è ritenuto di doverla aggiornare  anche alla luce delle variazioni del mercato immobiliare, in modo da poter stabilire l'importo a base d'asta. «Per l'ex Birreria - annuncia ora il primo cittadino - faremo l'asta a gennaio, perché ci sono arrivate richieste interessanti che riguardano l'acquisto». Fra le manifestazioni d'interesse e dunque fra coloro che potrebbero partecipare all'asta c'è anche l'Ascom, che per l'edificio di archeologia industriale penserebbe a una destinazione di centro servizi.


NUOVO OSPEDALE

Non ci sono le risorse per abbattere i padiglioni A e B dell'ospedale, che dunque resteranno in piedi. I padiglioni erano una delle proposte emerse come possibile soluzione per la sede delle nuove case di riposo: «Apriti cielo - ricorda il sindaco -: si è detto che era una soluzione sbagliata. Peccato che fosse una soluzione emersa al tavolo del pianeta anziani, dove non sediamo solamente noi, e che era funzionale per la vicinanza all'ospedale. Nelle ultime settimane però non il Comune ma i medici, i primari, i dirigenti sanitari cominciano a dire che bisogna prendere in considerazione i padiglioni A e B per strutture di media intensità, tra il ricovero e la domiciliarità. Rimarranno lì dove sono, e a questo punto i medici di Pneumologia, di Cardiologia e delle Medicine che dicono che c'è bisogno di più posti letto in una via intermedia non credo siano degli sprovveduti e forse vanno ascoltati». Sull'ex Amman sono diverse le cordate di privati che hanno manifestato interesse: «Finalmente - ha spiegato Ciriani -, grazie a una presa di posizione di quest'amministrazione, ci sono cordate private che dialogano con il Comune per capire quale può essere la soluzione migliore per un'area di sviluppo di fondamentale importanza dal punto di vista urbanistico per questa città. E non occorreva avere i soldi, e neppure era un problema di patto di stabilità per poter iniziare un ragionamento su questo, come sul Castello o su altre aree. Sulla forestazione urbana piace la proposta avanzata dal presidente di Ascom Alberto Marchiori, anche se mancano le risorse: «A Rimini - sottolinea il sindaco - esistono leggi regionali di supporto a questi interventi. Se si chiede al Comune di dare incentivi per la forestazione urbana, noi qualcosa possiamo fare, però magari l'assessore Mariagrazia Santoro poteva prevedere qualche sgravio per le riqualificazioni. Se tanti privati chiedono al Comune un incentivo per poter fare l'area verde sulla facciata, è impossibile che il Comune possa avere tutte queste risorse. Tuttavia, ritengo la proposta assolutamente intelligente e, se si può fare, lo faremo volentieri». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino