Asta a Venezia: venduto appartameto al piano nobile di Palazzo Sernagiotto

Asta a Venezia: venduto appartameto al piano nobile di Palazzo Sernagiotto
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VENEZIA - Se l'è aggiudicato un sessantenne francese che sarebbe intenzionato a trasformarlo nella propria residenza: si tratta dell'appartamento al piano nobile di Palazzo Sernagiotto, a Cannaregio, che fu la dimora di Larry Lowett, mecenate americano attivo con Save Venice e fondatore di Venetian Heritage. L'asta ha visto la partecipazione di un unico acquirente, che aveva già depositato la propria offerta, di sei milioni di euro, pochi giorni dopo l'apertura del bando. E la sua, un'offerta irrevocabile, è rimasta l'unica busta sul tavolo del curatore, il dott. Aldo Van Den Borre di Treviso. Per ora non trapelano informazioni sulle generalità dell'acquirente, ma di certo la cifra è già stata depositata all'indomani della scadenza fissata per la gara d'asta, anche se ora dovranno passare sessanta giorni perchè il provvedimento diventi esecutivo perchè trattandosi di un edificio di pregio sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza, questa potrebbe esercitare la prelazione, anche se si tratta di un'ipotesi molto remota.


L'EDIFICIO
La porzione del palazzo, per complessivi 787 metri quadrati, comprende anche una terrazza dalla vista mozzafiato in seconda volta del Canal Grande, dove Lowett aveva l'abitudine di ospitare personaggi del jet set internazionale che spesso erano disposti ad aprire i cordoni della borsa per la salvaguardia di Venezia. E un giardino privato di 160 metri, un posto acqueo privato di 13 metri per cinque con tanto di pontile. Lowett aveva acquistato palazzo Sernagiotto alla fine degli anni 80, l'aveva fatto restaurare dall'archistar Peter Marino che aveva curato i dettagli e ci aveva abitato fino a quando, arresosi all'età e alla scomodità di Venezia, si era ritirato a Montecarlo fino alla morte nel 2016.

LA CESSIONE

Il palazzo fu ceduto, tra proprietà e leasing, a un'impresa riconducibile alla ditta di costruzioni Pio Guaraldo, di proprietà della famiglia Marinese, che lo adibì a residenza, ma ne fece anche sede di manifestazioni. Era chiuso dal 2012, ed era già andato all'asta per cinque volte, partendo da una perizia di stima di poco meno di 13 milioni, a partire dal 2014. Nell'ultimo esperimento, nel 2017, il prezzo era arrivato, a ribassi successivi di oltre 2 milioni alla volta, a 5 milioni 835mila euro, cioè meno della metà della perizia di stima. Ora la vendita a 6 milioni, il valore minimo indicato dal perito per la vendita forzata.
Raffaella Vittadello Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino