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VILLORBA (TREVISO) - Anche le bici dell’Atlethica Vaticana al mondiale di ciclismo di Glasgow marchiate “made in Treviso” con la prestigiosa firma Pinarello, azienda storica, produttrice di biciclette. E, come racconta Fausto Pinarello, presidente della Cicli Pinarello: «La collaborazione con Atlethica Vaticana è iniziata circa 3 anni fa - racconta Pinarello - La bici è un mezzo solidale, tutti ci possono salire, anche se prendere parte a un mondiale professionisti non è per tutti. Ma Rien Schuurhuis, classe 1982, origini olandesi, da sempre corridore di team Continental, da quando risiede nello Stato Vaticano ha già disputato due mondiali con la maglia bianco-gialla dello Stato Pontificio (la moglie, Chiara Porro, è ambasciatrice d’Australia preso la Santa Sede). Contro “mostri sacri” come Van Der Poel o Van Aert poco si poteva fare, però l’olandese è andato in fuga al mondiale di Glasgow mettendo in mostra sia la maglia del Vaticano che la nostra bicicletta».
L’UDIENZA
«E proprio ieri Papa Francesco ha ricevuto in udienza la nazionale di Athletica Vaticana che ha corso il mondiale scozzese anche fra i cicloamatori, con Rino Alberto Bellapadrona e Marcus Bergmann (hanno rallentato per accompagnare la rifugiata Masomah Ali Zada, fuggita dall’Afghanistan, fino al traguardo della grandondo iridata, ndr). Il Papa ha autografato la bici Schuurhuis, che abbiamo donato per una buona causa. Verrà messa all’asta per sostenere il servizio del Dispensario pediatrico vaticano “Santa Marta” in favore di 500 famiglie povere con bambini piccoli». Le modalità dell’asta solidale saranno rese note nei prossimi giorni da Athletica Vaticana. Di questa iniziativa Pinarello ne va orgoglioso: «Fare del bene e farlo grazie al ciclismo ci riempie di soddisfazione. Il senso della fuga di Rien era lanciare un messaggio di solidarietà.
Il Gazzettino