San Fior, a maggio la storica azienda di carni ex Leiballi messa all'asta per 1,5 milioni

L'azienda era stata dichiarata fallita dal tribunale di Treviso a metà del 2013. Ha una superficie commerciale complessiva di oltre 14.300 mq

L'ex Leiballi Carni di San Fior a maggio va all'asta per 1,5 milioni
SAN FIOR (TREVISO) - Il complesso industriale ex Leiballi Carni va all'asta. Il 16 maggio nella sede dell'Istituto vendite giudiziarie di Silea si terrà...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SAN FIOR (TREVISO) - Il complesso industriale ex Leiballi Carni va all'asta. Il 16 maggio nella sede dell'Istituto vendite giudiziarie di Silea si terrà il tentativo di vendita dello stabilimento che sorge lungo via Nazionale, nella frazione di Castello Roganzuolo, con una superficie commerciale complessiva di oltre 14.300 metri quadri. Il prezzo a base d'asta è stato fissato a 1,5 milioni di euro. E si procederà con rilancio minimo di 20mila euro. Nella stessa occasione, poi, verranno messi all'asta altri due lotti: una casa a San Fior (si parte da poco meno di 155mila euro) e un terreno a sud di via Nazionale (base d'asta a 350mila euro).

La storica azienda di carni all'asta a maggio

Il complesso industriale è il vecchio quartier generale della storica azienda delle carni di San Fior, a suo tempo tra i leader nel settore della macellazione, dichiarata fallita dal tribunale di Treviso a metà del 2013, in seguito al rigetto della domanda che era stata presentata per poter accedere al concordato preventivo. Il polo in questione è formato da un opificio, già usato appunto come macello, che si sviluppa su tre piani. Più un edificio residenziale separato, che comprende tre appartamenti e due garage, dei magazzini e una stalla con copertura in eternit. Questa ultima, in particolare, dovrà tassativamente essere demolita dall'eventuale acquirente, a proprie spese, prima del timbro sull'atto notarile. «Si segnala la presenza di molteplici difformità edilizie e catastali specificano dall'Istituto vendite giudiziarie alcune delle quali non risultano sanabili sotto l'aspetto edilizio-urbanistico e dovranno quindi essere demolite». Sempre con spese a carico dell'acquirente. L'asta poi non si fermerà qui. I lotti messi sul tavolo sono in tutto tre. Oltre allo stabilimento principale, c'è anche una casa di quattro piani in via Cal dell'Acqua a San Fior, con annesso terreno da oltre 4.700 metri quadrati. Anche in questo caso sono presenti delle opere inquadrate come abusive: a partire dall'autorimessa esterna e da alcune tettoie. Il prezzo a base d'asta supera di poco i 154mila euro. Il terzo e ultimo lotto riguarda un terreno da quasi 47mila metri quadrati che si apre a sud di via Nazionale. Per questo si parte da 350mila euro. In caso di gara si andrà avanti con rilancio minimo da 10mila euro. L'istituto vendite giudiziarie, dal canto proprio, evidenzia in particolare che ad oggi c'è un decreto di sequestro conservativo emesso dal tribunale di Treviso che grava sulla quasi totalità dei mappali. Per entrambi i terreni, infine, è in essere un contratto di affitto di fondo rustico, con prossima scadenza fissata per la prima metà di novembre del 2027.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino