Industrie, cantieri e ristoranti: 25mila assunzioni nei primi tre mesi dell'anno

Industrie, cantieri e ristoranti: 25mila assunzioni nei primi tre mesi dell'anno
PADOVA - «Cerchiamo personale ma non lo troviamo». Baristi, ristoratori e albergatori. Ma anche imprenditori tessili, impresari edili e titolari di aziende meccaniche....

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PADOVA - «Cerchiamo personale ma non lo troviamo». Baristi, ristoratori e albergatori. Ma anche imprenditori tessili, impresari edili e titolari di aziende meccaniche. Quante volte negli ultimi mesi abbiamo assistito agli appelli di chi offre posti di lavoro senza trovare addetti? Tantissime, continuamente. Intanto, però, la ripartenza dopo due anni di pandemia è sempre più evidente e la crescita dei posti di lavoro ora è confermata dai numeri. Nel primo trimestre di quest’anno in tutta la provincia di Padova sono state fatte 24.930 assunzioni, quasi settemila in più rispetto alle 18.091 registrate nello stesso periodo di un anno fa. E se prendiamo in esame il saldo tra nuovi contratti e contratti conclusi, il risultato è di 3.669 posti di lavoro in più. Il quadro emerge dall’ultimo report dell’ente Veneto Lavoro relativo al lavoro dipendente nel periodo gennaio-marzo 2022. Un periodo in cui Padova ha avuto una crescita esponenziale verso i livelli pre-Covid. 


IL REPORT
«La crescita dei posti di lavoro riguarda sia i contratti a tempo indeterminato che quelli a tempo determinato, mentre il saldo negativo dei contratti di apprendistato è dovuto alle tante trasformazioni a tempo indeterminato - si legge nel report di Veneto Lavoro, braccio operativo della Regione in tema di occupazione -. Un terzo dei nuovi contratti riguarda i giovani, che registrano la crescita più vigorosa rispetto al 2021 con un +47%».


LE CATEGORIE
A Padova il mercato del lavoro oggi è spinto soprattutto da industria, ristorazione ed edilizia. Ecco poi il quadro regionale dipinto dall’ente del direttore Tiziano Barone: «L’andamento del primo trimestre è particolarmente positivo per i servizi, con assunzioni quadruplicate nel turismo e raddoppiate nelle attività culturali e nell’editoria. L’industria, trainata da occhialeria, calzature, macchine elettriche e mezzi di trasporto, registra un aumento delle assunzioni del 37%. Le assunzioni in agricoltura segnano invece un -9% sul 2021».
Padova ricalca il trend veneto e risulta essere la terza provincia per nuovi posti di lavoro: Verona 7.800, Venezia 7.100 e poi appunto Padova con un saldo di 3.700. Più indietro Treviso con 2.600 posti e Vicenza con 2.100. 


LE PREVISIONI
«Il clima di crisi dovuto alle conseguenze del conflitto in Ucraina, all’aumento dei costi, alla carenza di approvvigionamenti e alla spinta inflazionistica non sembra ancora aver avuto effetti diretti sui livelli occupazionali - è la conclusione del report -, ma le previsioni economiche sono orientate a una forte ridimensionamento della crescita del Pil, ora stimata attorno al +2% a fronte del +4% e oltre di alcuni mesi fa. Il raggiungimento dei valori pre-Covid slitterebbe al 2023».


GLI APPELLI
Negli ultimi anni ad alzare la voce erano stati soprattutto gli imprenditori a caccia di figure specializzate dal punto di vista meccanico e digitale, ora questa carenza è sempre attuale e intanto si è fatta sempre più grande la mancanza di personale nel settore ristorativo. Filippo Segato, segretario Appe, lo ripete da mesi: «Molti nostri addetti in quel tremendo 2020 avevano preferito fuggire verso altri comparti come quello dei trasporti e quello della logistica. Bar e ristoranti continuano a cercare personale, soprattutto figure intermedie come aiuto-cuoco o aiuto-pizzaiolo». 


La difficoltà di reperimento è dovuta principalmente a due fattori. Il primo: molti non sono entusiasti dall’idea di lavorare nei giorni festivi e con orari serali. Il secondo: i contratti offerti spesso hanno paghe modeste e sono stagionali, senza quindi eccessive garanzie. 
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Il Gazzettino