Morto a 21 anni: «Per il risarcimento l'assicurazione vuole le lastre»

Edoardo Ascione e la scena dell'incidente
FOSSO' - «Per risarcire il danno ci servono le lastre». Ma al pronto soccorso le condizioni del povero ragazzo erano rapidamente precipitate fino al decesso e non...

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FOSSO' - «Per risarcire il danno ci servono le lastre». Ma al pronto soccorso le condizioni del povero ragazzo erano rapidamente precipitate fino al decesso e non ci fu il tempo per effettuare gli “esami strumentali” richiesti. Crédit Agricole Assicurazioni esige gli esami per la pratica di rischiesta di risarcimento dei familiari di Edoardo Ascione, il 21enne di Fossò deceduto con l’amica Linda Giorio nel terribile incidente successo all’alba del 10 agosto sulla Statale Triestina.


I genitori del ragazzo si sono rivolti a Studio 3A per fare piena luce sulla dinamica e le cause dello schianto, con particolare riferimento allo stato di manutenzione di quel guardrail che non ha retto all’urto trasformandosi in strumento di morte. 
 

Nello specifico, tuttavia, il nodo del contendere non riguarda il sinistro in sé, ma la polizza “protezione infortuni” che il ragazzo aveva stipulato nel 2014 con la compagnia Crédit Agricole Assicurazioni, contestualmente all'apertura di un finanziamento con il gruppo bancario Cariparma Crédit Agricole per l'acquisto dell'auto. Secondo la famiglia, si può arrivare ad ammettere che il caso morte non sia previsto quale voce autonoma di indennizzo nel contratto, ma è indubbio che il giovane abbia maturato il diritto all'indennizzo per tutta una serie di lesioni, essendo sopravvissuto all'urto almeno un'ora e mezza. Anzi, al momento del suo arrivo al Pronto Soccorso dell'Ospedale dell'Angelo, alle 6.16 di quel maledetto 10 agosto, il giovane era perfettamente cosciente, vigile e “orientato”, tanto che gli era stato provvisoriamente assegnato il “codice giallo”. In pochi minuti, però, il suo quadro clinico è precipitato e l'emorragia interna causata dai gravi politraumatismi lo ha stroncato: il decesso è stato constatato alle 6.50.


Studio 3A ha quindi aperto il sinistro presso la compagnia di assicurazione titolare della polizza infortuni, la quale, però, richiede “gli esami strumentali, le cosiddette lastre, in originale, che sono necessari e richiesti sempre per pratiche di sinistro “Protezione Infortuni Indennitaria” e che ci vengono puntualmente forniti; in assenza dei quali non si può procedere alla valutazione medica. Intanto, però, la compagnia continua a incassare il premio della polizza collegato al finanziamento per l'auto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino