Veneto Banca, assemblea infuocata I contestatori sul piede di guerra

Veneto Banca, assemblea infuocata I contestatori sul piede di guerra
VOLPAGO DEL MONTELLO - La contestazione è andata in scena oggi in molti degli interventi dei soci di Veneto Banca che si sono susseguiti a Volpago del Montello nel corso...

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VOLPAGO DEL MONTELLO - La contestazione è andata in scena oggi in molti degli interventi dei soci di Veneto Banca che si sono susseguiti a Volpago del Montello nel corso dell'assemblea chiamata a ratificare il bilancio e ad approvare altri provvedimenti, fra cui la trasformazione in Spa e la diminuzione del valore delle azioni.




«Ho messo via i soldi poco per volta lavorando all'estero per quando sono vecchio e adesso me li avete rubati. Cosa devo dirvi, falsi o truffatori? Farete la fine della Costa Concordia e Schettino sta al vostro tavolo» protestava un socio correntista.



Alla base delle preoccupazioni i vi sono la perdita di capitale legata al possesso di azioni acquistate per valori superiori ai 30,5 euro stabiliti oggi dal Cda e, soprattutto, l'impossibilità di fatto nel monetizzare i titoli. Altri soci hanno chiesto alla dirigenza di chiarire se, in virtù di informazioni ottenute in anticipo attraverso vie privilegiate, qualcuno abbia avuto modo di vendere per tempo le azioni che poi si sarebbero deprezzate e le ragioni della trasformazione di obbligazioni convertibili in azioni avvenuta in molti casi in modo, hanno sostenuto, unilaterale e senza richiesta di consenso.



Fra gli altri motivi di ansia c'è poi la sorte del Trattamento di fine rapporto (Tfr) che più di qualcuno ha investito in Veneto Banca. «Se brucio il pane - è la metafora usata da un fornaio veneziano - non lo faccio pagare ai miei clienti». Sul versante opposto, altri soci hanno ricordato come negli anni scorsi il valore delle partecipazioni era cresciuto per tutti e dunque «non si può essere d'accordo solo quando le cose vanno bene e contestare gli amministratori quando, per cause anche indipendenti dalla qualità del loro operato, il quadro peggiora».



Poco lontano dalla tensostruttura sede dell'assemblea è anche stato allestito un presidio di Adiconsum, al quale hanno chiesto informazioni varie decine di risparmiatori. «Eventuali iniziative legali - rilevano tuttavia gli esperti dell'associazione dei consumatori riferibile alla Cisl - vanno valutate per ciascun caso», escludendo con questo la percorribilità di una class action nei confronti dell'istituto.
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Il Gazzettino