Rapinavano le gioiellerie a colpi di mazza: bottino da 1,5 milioni

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VERONA - Avevano preso di mira sei gioiellerie rubando 1,5milioni di euro. La banda, composta da sei persone, di origine serba è stata raggiunta da una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le indagini,condotte dalle Squadre Mobili di Bergamo e Verona, sotto il coordinamento del Servizio Centrale Operativo, si sono conluse con l'individuazione di una serie di furti commessi ai danni di sei gioiellerie con la modalità della «spaccata». I componenti del gruppo criminale, dopo aver individuato ed effettuato gli opportuni sopralluoghi sugli obiettivi da colpire, a Verona, Prato, Bergamo, Pedaso, Milano Marittima e Pulsano, agivano durante la notte e sfondavano le vetrine delle gioiellerie, utilizzando grosse mazze o auto come arieti.


Il primo furto si è registrato a Verona la notte del 2 febbraio 2015 quando, alle 3.30 circa, quattro malviventi travisati, sono riusciti a rompere la saracinesca e a sfondare la vetrina di una gioielleria a colpi di mazza, impossessandosi poi di una refurtiva di gioielli e orologi del valore di 150mila euro, e poi darsi alla fuga a bordo di due autovetture, rispettivamente una Mercedes Classe C sw AMG ed una Audi S4 sw, sulle quali erano state applicate delle targhe precedentemente trafugate a Sona (Verona).

 

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Il Gazzettino