Asparago verde di barena e nuove colture saline sul litorale contro la siccità

Asparago verde di barena e nuove colture saline sul litorale contro la siccità
CAVALLINO-TREPORTI - Ad essere coltivata sarà la Salicornia, l’asparago verde di barena. Nuove colture agricole da sviluppare sui terreni salini. È il progetto...

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CAVALLINO-TREPORTI - Ad essere coltivata sarà la Salicornia, l’asparago verde di barena. Nuove colture agricole da sviluppare sui terreni salini. È il progetto pilota al vaglio del Comune con il Tavolo verde, da attuare in via sperimentale entro i prossimi mesi tra Lio Piccolo e Le Mese. Per questo già nei prossimi giorni ci sarà un incontro con Veneto Agricoltura per condividere gli ultimi aspetti pratici. «Puntiamo a sviluppare un progetto – annuncia Anna Valleri, consigliera comunale con delega all’Agricoltura - finalizzato alla realizzazione di una filiera di colture che sopportino i suoli salini e che possano prosperare. Come Comune pilota, lo scorso anno abbiamo individuato delle aziende che cominceranno in via sperimentale una prima coltivazione di piante di barena. È un percorso che abbiamo condiviso con il Tavolo verde, con l’intenzione di perseguire grazie anche alla disponibilità nei nostri agricoltori. Il progetto è un’opportunità anche per dare risposte al problema dei terreni incolti che, per tipicità e posizione, non sempre sono coltivabili. Per questo abbiamo deciso, assieme ai promotori del progetto, di scrivere e coinvolgere anche Veneto Agricoltura per sostenere lo sviluppo di queste colture».


LA STRATEGIA


Ad essere coltivate saranno dunque delle piante alofite che darebbero nuova vita a quei terreni che, a causa dell’alta salinità, sono stati abbandonati perché improduttivi. Al tempo stesso le coltivazioni darebbero a Cavallino-Treporti un nuovo aspetto, una nuova accoglienza, cura e riordino, soprattutto nei campi in stato di degrado. Il progetto, inoltre, si inserisce tra le finalità che l’Amministrazione sta sostenendo con la “Blue&Green Community”, valorizzando l’aspetto ambientale del litorale e recuperando i terreni senza destinazione. Non da meno il progetto potrebbe diventare parte integrante del percorso di riqualificazione dei terreni incolti dell’Interreg Crew capitanato dallo Iuav che coinvolge anche le Università Ca’ Foscari e Padova, oltre a enti locali, associazioni e amministrazioni pubbliche. «Introdurre innovazione e nuove prospettive – aggiunge Anna Valleri – rappresenta la strada per il cambiamento e le risposte a questo problema. Nelle scorse settimane abbiamo fatto degli incontri per valutare come queste piante possano diventare parte integrante del nostro ambiente e su quali aree intervenire in questo 2023. Considerato il potenziale impatto del progetto sul fronte dell’adattamento ai cambiamenti climatici, il coinvolgimento delle realtà agricole e dell’amministrazione locale, in un contesto in cui il comparto agricolo è vitale per la nostra comunità, abbiamo invitato Veneto Agricoltura a supportare lo sviluppo del progetto per rendere maggiormente fruttuosi i terreni salini di Cavallino-Treporti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino