Contesse, medici, imprenditori e il ricco pensionato. La ristoratrice Tessaro condannata per truffa

La ristoratrice Bianca Maria Tessaro
ASOLO - Un anno e sei mesi di reclusione e 30mila euro di provvisionale da versare alla parte civile se vuole usufruire della sospensione condizionale della pena. È la...

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ASOLO - Un anno e sei mesi di reclusione e 30mila euro di provvisionale da versare alla parte civile se vuole usufruire della sospensione condizionale della pena. È la condanna inflitta dal tribunale di Treviso a Bianca Maria Tessaro, nota ristoratrice 66enne di Asolo, all'epoca dei fatti titolare del "Pane, vino e San Daniele", finita a processo per l'accusa di aver truffato un facoltoso pensionato asolano. Un raggiro, secondo il pubblico ministero che aveva ipotizzato una pena finale di due anni di carcere, quantificato in 72mila euro per delle finte compravendite immobiliari. La donna si è sempre dichiarata innocente, sostenendo che quel denaro era relativo a prestiti da restituire e non soldi per la falsa intermediazione immobiliare e come compenso per le "conoscenze" che aveva al palazzo di Giustizia di Treviso, che avrebbero permesso di vincere una causa con il Comune di Asolo. Secondo le ipotesi della Procura, invece, la donna sarebbe riuscita a sottrarre quei soldi all'uomo proprio per essersi posta come intermediaria per la vendita di tre immobili, siti nel territorio comunale di Asolo e Monfumo, che la vittima aveva messo sul mercato anni prima ma per i quali non si era trovato un compratore. La donna così aveva riferito di aver trovato persone interessate all'affare, che gli appuntamenti con il notaio erano già stati fissati ma che per motivi di riservatezza i tre, una contessa fiorentina, un ginecologo veneziano e un imprenditore di Castelfranco Veneto, preferivano che loro identità non venisse rivelata. Per questo caso la donna era anche finita ai domiciliari nel 2017.
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Il Gazzettino