Rivoluzione Asl, bilanci miliardari in Veneto per sette uomini d'oro

Rivoluzione Asl, bilanci miliardari in Veneto per sette uomini d'oro
Non è sempre vero che la matematica sia solo una opinione. Aiuta piuttosto a farsela una opinione. E nel caso della riduzione delle Asl è proprio un esercizio di "conto" che...

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Non è sempre vero che la matematica sia solo una opinione. Aiuta piuttosto a farsela una opinione. E nel caso della riduzione delle Asl è proprio un esercizio di "conto" che potrebbe far pendere il piatto della bilancia per una o per quella opzione.


Il taglio delle attuali 21 Aziende a 7 (o a 11, ipotesi che si sta affacciando nel dibattito e che sembrerebbe non sgradita a parte della maggioranza) crea delle realtà decisamente pesanti dal punto di vista di gestione economica. La proposta sulla quale la V. Commissione per il momento è stata chiamata a discutere prevede 7 Asl provinciali (più le due Aziende di Verona e di Padova e lo Iov). Una rivoluzione se si tiene conto che oggi gli 8 miliardi e 495milioni messi a disposizione del sistema sanitario regionale vengono spalmati su 21 Asl, una Azienda sanitaria (Padova), una Azienda integrata (Verona) e l’Istituto oncologico veneto. E non dimenticando che, sempre carta e penna alla mano, se si guardano le perdite annue delle diverse Aziende sono le più piccole che riescono a portare a casa con meno fatica un bilancio positivo.

Accorpamenti per risparmiare, è il fine dell’operazione, ma anche per rendere più governabile il sistema secondo gli indirizzi della giunta.

Certo è che i nuovi 7 direttori generali, veri e propri "uomini d’oro" (più i 7 sociali e sanitari) si troverebbero a gestire un bilancio veramente pesante, come dimostra una simulazione di budget ad accorpamenti avvenuti.

La futura Asl Scaligera, frutto della fusione tra l’Asl di Verona e quelle di Bussolengo e Legnago avrà un bilancio (stando agli stanziamenti attuali) di 1 miliardo e 722 milioni e rotti. Non è da meno quella Euganea (Padova, Alta Padovana, Este) con 1 miliardo 707 milioni. Lievemente inferiore l’Asl Trevigiana (o della Marca) composta dall’Asl di Treviso, Pieve di Soligo, Asolo e Veneto Orientale: 1 miliardo e 603 milioni. A ruota l’Asl Vicentina (o Berica) a cui fanno capo le attuali Asl dell’Alto Vicentino, Bassano, Ovest Vicentino e Vicenza: 1 miliardo e 590 milioni. Pesante anche il bilancio per l’Asl Veneziana (Venezia, Mirano e Chioggia) 1 miliardo e 657 milioni. Più piccole l’Asl Rodigina (Rovigo e Adria) con 545.698 milioni e quella Dolomitica (Feltre e Belluno) con 467.661.

«Non si può negare che ci saranno bilanci robusti da gestire, sarà una sfida anche per i manager, ma concentrare significa inevitabilmente anche aumentare il budget - sottolinea l’assessore alla sanità Luca Coletto - Certo che il fine è quello di razionalizzare per risparmiare, per tagliare i doppioni, per ridurre gli sprechi. E attenti, non sto parlando di stringere l’offerta sanitaria o di chiudere ospedali».

In tutto questo panorama l’Azienda 0 dovrebbe avere un ruolo strategico. «Avrà certamente un peso - analizza Coletto - Pensiamo ad una gara unica o la gestione del personale, risparmieremo inevitabilmente, ma non solo. Credo che ci sarà anche un incremento in efficienza e in efficacia».


Cifre che spaventano Claudio Sinigaglia (componente della V. Commissione Sanità, Pd). «Sono numeri impegnativi che richiedono efficacia, controllo e trasparenza - commenta - E soprattutto contrappesi con il territorio: nessuno vuole correre il rischio che si trasformino in Aziende sanitarie, dimenticando di avere anche da gestire la componente sociale». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino