Ha una sindrome compulsiva ed è fissato per la pulizia: era inevitabile che vivere vicino ad un allevamento di asini scatenasse i suoi istinti più pericolosi. Per...
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Nei guai il 30enne cadorino che avrebbe perseguitato il padrone degli asini di un allevamento di Vodo di Cadore, per mesi a inizio 2019, tanto da arrivare anche a colpirlo con un piede di porco. Fortunatamente il giovane lo colpì alle gambe e il padrone degli asini se la cavò con 10 giorni di prognosi. Ma inevitabilmente è scattata nei suoi confronti la denuncia per lesioni e stalking. Il processo è approdato di fronte al gup del Tribunale di Belluno e ieri c’è stata la richiesta di condanna, al termine del processo abbreviato. Il pm Roberta Gallego ha chiesto 8 mesi di reclusione. La sentenza si conoscerà il 21 gennaio.
La difesa, affidata all’avvocato Piero Tandura di Feltre, ha sostenuto che quegli episodi non erano in realtà atti persecutori. Nulla era diretto al vicino in modo particolare, ma il 30enne, con problemi psichici, se la prendeva in realtà con tutto il paese. In fase di indagine la Procura ha anche sottoposto l’indagato a perizia, ma sebbene sia stata evidenziata una scemata capacità è stato comunque giudicato in grado di affrontare il processo. L’allevatore è costituito parte civile con l’avvocato Federica Dalle Mule, che ieri ha chiesto un risarcimento di 15mila euro. Attualmente il 30enne è in una struttura a Auronzo dove sta assumendo la terapia: nel periodo del presunto stalking non stava assumendo alcun medicinale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino