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PORDENONE - Le domande, al termine del ciclo di iscrizioni, sono state 188. Un dato tutto sommato in linea con le aspettative, dal momento che la domanda per questo tipo di servizio è in costante ascesa. Le famiglie hanno sempre meno tempo e spazio per accudire i bambini durante l’età dell’infanzia e l’asilo nido diventa il primo “rifugio” in assenza di nonni in grado di prendersi cura dei nipoti praticamente a tempo pieno. Ancora una volta, però, la valanga di richieste per un posto assicurato ha fatto emergere la necessità di ampliare la capacità ricettiva nel capoluogo. Sì, perché anche quest’anno la lista d’attesa si è gonfiata in un attimo, con le famiglie rimaste “a piedi” oppure costrette ad essere dirottate sulle strutture private, anch’esse al limite della capienza.
I DATI
Si parte come detto dal numero 188. Tante sono infatti le famiglie pordenonesi che hanno presentato una domanda per l’accesso all’asilo nido del proprio figlio o dei propri figli e allo stesso tempo hanno ricevuto il timbro “ammissibile” da parte del Comune. Si tratta però di uno di quei casi in cui la domanda supera di molto l’offerta. Sì, perché in realtà il Comune, inteso come ente, tutti quei posti a disposizione in realtà non ce li ha.
Il Municipio ad oggi ha contattato 82 famiglie e 48 bambini sono stati ammessi all’interno del complesso formato dei nidi comunali, mentre i restanti hanno optato per il contributo comunale per frequentare i nidi accreditati, oppure hanno rinunciato all’assistenza per i piccoli.
L’ATTESA
Sono attualmente 106 le famiglie che si trovano in lista d’attesa per avere a disposizione.
IL FUTURO
Inizieranno a novembre, invece, i lavori per la costruzione del nuovo asilo nido di Torre. Un’opera da due milioni di euro che aumenterà di 17 posti la disponibilità attuale, passando da 43 a 60 posti per i bambini.
L’asilo sarà finanziato con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per 1,5 milioni di euro, mentre il mezzo milione restante lo metterà il Comune di Pordenone.
La nuova struttura sorgerà in via Musile, accanto al campo da calcio e al bocciodromo e si estenderà su una superficie di 860 metri quadrati, su un unico piano.
Come aveva sottolineato all’epoca il sindaco Alessandro Ciriani, «l’attuale asilo di via Cantore, sempre a Torre, sarà riqualificato e concesso in gestione tramite gara a un privato con canone “popolare”. In questo modo si garantirà un ulteriore aumento di disponibilità per i bimbi, venendo incontro soprattutto alle necessità economiche delle famiglie».
Continuerà però ad essere fondamentale, visti i cambiamenti in atto nella società e il progressivo invecchiamento dei nonni - sempre meno a disposizione per l’accudimento dei bambini in tenera età - l’aiuto dei nidi privati, anch’essi però alle prese con liste d’attesa importanti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino