Asili nido comunali: Forza Italia chiede vaccinazioni obbligatorie

Asili nido comunali: Forza Italia chiede vaccinazioni obbligatorie
TRIESTE - Una mozione urgente che impegna il sindaco e l'assessore all'educazione a “introdurre, sentito anche il parere dell'ospedale materno infantile Burlo...

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TRIESTE - Una mozione urgente che impegna il sindaco e l'assessore all'educazione a “introdurre, sentito anche il parere dell'ospedale materno infantile Burlo Garofolo, dell'Azienda sanitaria, dell'ordine dei medici e dei pediatri di base, a prioritaria salvaguardia della salute pubblica ed in particolare a tutela della salute dei bambini che frequentano i servizi educativi della prima infanzia (circa 2mila bambini da 0 a 3 anni su 17 strutture) il requisito di accesso delle eseguite vaccinazioni obbligatorie per l'iscrizione ai nidi d'infanzia comunali e convenzionati” sarà all'esame della seduta del Consiglio comunale di Trieste in programma mercoledì 26 ottobre.  Il testo - sottoscritto e presentato dai consiglieri di Forza Italia Camber, Polacco e Babuder - prende atto delle leggi in vigore in materia di vaccinazioni obbligatorie e di come si stia registrando un calo delle stesse, nonché dei recenti fatti di cronaca cittadina e del positivo esempio del progetto di legge della Regione Emilia-Romagna.

 
«Sul tema delle vaccinazioni obbligatorie, in accordo con Azienda sanitaria, Burlo, ordine dei medici e dei pediatri, si stava già lavorando -ha detto l'assessore Angela Brandi- anche in considerazione di una situazione che sta diventano allarmante con un sottosoglia del 95% (difterite 89.8%, tetano 91%, epatite b 89% e poliomelite 90.2%), dovuto a diversi motivi, che vanno dalla cattiva informazione ai cambiamenti climatici, alla globalizzazione e alla mobilità». «Alla luce di ciò abbiamo pensato -ha proseguito - d'introdurre (a partire dalle prossime iscrizioni di gennaio) come requisito d'accesso l'obbligo di vaccinazione nei nidi comunali e convenzionati, perché queste malattie stanno ritornando e noi dobbiamo attrezzarci a tutela della salute pubblica».

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Il Gazzettino