Arrivano i fondi del Pnrr, quattro asili nido chiusi per lavori: 210 bimbi costretti a trasferirsi

Bimbi al nido
PADOVA - Per non perdere i fondi del Pnrr, da settembre 4 asili nido saranno chiusi per lavori e i 210 bambini che li frequentano saranno dirottati in altri istituti. «Si...

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PADOVA - Per non perdere i fondi del Pnrr, da settembre 4 asili nido saranno chiusi per lavori e i 210 bambini che li frequentano saranno dirottati in altri istituti. «Si tratta di progetti a cui stiamo lavorando da molto tempo - ha spiegato ieri l'assessora alle Politiche scolastiche Cristina Piva - Progetti che sono stati finanziati dal Pnrr con 2,7 milioni di euro. Gli interventi prevedono che in 4 nidi comunali vengano realizzati dei lavori di efficientamento energetico e che si intervenga dal punto di vista delle norme anti sismiche».

I NOMI
«Dal momento che i fondi europei prevedono tempi di realizzazione molto stretti - ha detto ancora l'esponente del Partito democratico - da settembre questi istituti saranno chiusi perché i cantieri, che dureranno circa un anno, sono incompatibili con la presenza dei bambini. Bambini che saranno accolti in altre strutture».
Ma quali sono i nidi coinvolti dall'operazione e dove saranno trasfertisti i loro iscritti? «Il primo intervento - ha aggiunto - riguarderà il nido Scarabocchio di Voltabarozzo. Qui gli iscritti saranno spostati nella primaria Alessandro Volta che si trova nello stesso quartiere. I bambini del Bertacchi saranno, invece, spostati nella vicina primaria Forcellini. Una parte di quelli del Trenino all'Arcella andranno alla San Lorenzo da Brindisi sempre all'interno del quartiere e una parte alla Rodari a Mortise. I bambini dello Scricciolo di Mortise, infine, andranno al nido Arcobaleno di San Lazzaro».
«Naturalmente non si tratta di una scelta calata dall'alto ha concluso Piva per comunicare e condividere con le famiglie questi trasferimenti temporanei abbiamo, infatti, organizzato molte riunioni. Purtroppo non c'è alternativa. I lavori vanno fatti in tempi brevi e i cantieri non sono compatibili con le attività organizzate dai nostri nidi».

LA SEGNALAZIONE
Sempre sul fronte dei nidi comunali, c'è da registrare in questi giorni la protesta dei genitori che hanno iscritto i loro figli ai centri estivi che si tengono alla Balena blu. Qui, infatti, secondo le famiglie "sono presenti dei climatizzatori, ma si attende dopo due settimane dall'inizio del centro estivo che i tecnici provvedano al loro collaudo si legge in una comunicazione inviata  al settore Servizi Scolastici, alla cooperativa Terra, che gestisce i centri estivi per il Comune e alla stessa Piva - E i bambini, con le elevatissime temperature di questi giorni, svolgono le attività, pranzano e dormono in 20 per ogni classe in ambienti non climatizzati, con rischio per la loro salute".

I PAGAMENTI
A marzo, intanto, hanno suscitato le ire dei comitati dei genitori le mail inviate dal settore Servizi scolastici del Comune alle famiglie degli utenti di un nido, in cui si "ricorda" l'obbligo di regolarizzazione del pagamento delle rette entro il mese di luglio, pena l'esclusione di bambine e bambini dal servizio. Sulla questione, però, Palazzo Moroni ha avuto parole molto chiare, spiegando che il Comune si limita ad applicare il regolamento che è in vigore dal moltissimi anni e chi protesta evidentemente non era a conoscenza di questa norma.


Detto questo, l'amministrazione ha ribadito che sta lavorando molto sul fronte dei mancati pagamenti dei servizi scolastici e non solo per quel che riguarda le cartelle esattoriali. Da tempo, infatti, è stato attivato un servizio che prevede dei contatti telefonici nei confronti della famiglie morose. In molti casi, infatti, il mancato pagamento è legato a semplici dimenticanze.

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Il Gazzettino