OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Le confezioni proposte nel mercato americano contengono un abbinamento di salumi e formaggi: “Milano salame & Fontina cheese”, “Genoa salame & Provolone cheese”, “Sopressata salame & Asiago cheese”. Per quanto riguarda i prodotti caseari della Val d’Aosta e della Lombardia, pare che sia filato tutto liscio, ma sulla Dop del Veneto è scoppiata una grana giudiziaria: il Consorzio di tutela, infatti, ha trascinato davanti al Tribunale di Milano l’azienda Giuseppe Citterio Salumificio, contestandole l’utilizzo del marchio senza rispettare il disciplinare di produzione. Nei giorni scorsi il giudice ha dichiarato il proprio difetto di giurisdizione, in quanto la commercializzazione avviene negli Stati Uniti, ma la realtà vicentina non molla, tanto da valutare già l’appello.
Italian sounding
Secondo la prospettazione del Consorzio tutela formaggio Asiago, si tratta di un curioso caso di evocazione del made in Italy.
Sviluppi
L’intesa non è però stata raggiunta, perciò nel 2018 è stata avviata la causa. Stando a quanto riferito dall’ente consortile (al momento la controparte non ha rilasciato dichiarazioni sulla vicenda), l’impresa della salumeria «si è detta estranea alla distribuzione dei prodotti, contraddistinti da marchi costituiti dall’espressione “Citterio”, venduti in Usa da Euro Foods». Senza entrare nel merito della questione, il Tribunale si è dichiarato carente di giurisdizione. Per questo il Consorzio si prepara ad impugnare il verdetto in secondo grado, ma non sono esclusi sviluppi giudiziari al di là dell’Atlantico. Con una punta di amarezza, confida il presidente Fiorenzo Rigoni: «In un’epoca in cui le sfide e le minacce per le indicazioni geografiche hanno alzato il livello dello scontro, spiace constatare come la loro tutela internazionale gravi interamente sui bilanci consortili, ovvero sui produttori. A meno che non si voglia compromettere il futuro del nostro comparto, il supporto economico delle istituzioni non è più procrastinabile».
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino