ARZERGRANDE - Manifestazione di sostegno e vicinanza alla famiglia di Merieme Rahaily ieri sera ad Arzergrande, promossa dal'amministrazione comunale in accordo con le...
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Tanta davvero la gente accorsa nella sala consiliare: l'incontro, previsto in un primo tempo in piazza è stato poi spostato all'interno del municipio per questioni di sicurezza. Tanti arzergrandesi, ma anche numerosi magrebini venuti per dire si al dialogo e no ad una fede espressa in modo violento, oltre ai rappresentanti dei comuni di Piove di Sacco, Pontelongo, Sant'Angelo, Brugine e Polverara.
Una comunità che si fa carico della preoccupazione di una famiglia per la mancanza di notizia da parte della propria figlia e che mano a mano che passano i giorni rischia di tramutarsi in disperazione. In prima fila il sindaco Luca Sartori, che si è preso davvero a cuore il caso di Merieme Rehaily, la ragazza marocchina che viveva con la sua famiglia in paese dal 2007 in via Montegrappa, una tranquilla strada rurale in mezzo a campi di mais ingialliti prematuramente a causa dell'estate africana. E proprio Redouane, papà di Merieme, ha voluto esprimere una accorata testimonianza.
Il Gazzettino