Artisti di strada, c'è l'ombra del racket In arrivo nuove regole più semplici

Artisti di strada, c'è l'ombra del racket In arrivo nuove regole più semplici
TRIESTE - L'ombra del racket sugli artisti di strada. A segnalare all'amministrazione comunale il grave fenomeno sono stati proprio loro, i diretti interessati: una sorta...

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TRIESTE - L'ombra del racket sugli artisti di strada. A segnalare all'amministrazione comunale il grave fenomeno sono stati proprio loro, i diretti interessati: una sorta di racket che impediva loro di esibirsi nelle previste postazioni che non venivano lasciate libere se non previo compenso economico. La Polizia locale si è già mossa, ha fatto sapere questa mattina l'assessore comunale al commercio Lorenzo Giorgi, «perché bisogna colpire chi sta commettendo un crimine». Il fatto è stato reso noto durante la conferenza stampa nella quale Giorgi ha puntato l'attenzione sulla necessità di modificare e semplificare il regolamento sull'attività degli artisti di strada, approvato nel maggio del 2015, per venire incontro, dopo averli già sentiti e aver raccolto le loro indicazioni, alle loro reali esigenze. Si punta ad un regolamento che «garantisca la piena libertà di espressione artistica» e vada anche ad ampliare le postazioni (uno spazio, a titolo di esempio, potrà trovarsi anche all'interno del Mercato Coperto di via Carducci)».  Raccogliendo le proposte avanzate un anno e mezzo fa e non accolte, l'amministrazione comunale cercherà di semplificare le procedure, ad esempio prevedendo un semplice libretto, dove l'artista di strada può annotare le sue performance, senza dover ricorrere al portale per la prenotazione.


A margine dell'incontro odierno è stata diffusa anche una breve nota del vicesindaco Pierpaolo Roberti che sottolinea come «nei giorni scorsi abbiamo convocato il tavolo di lavoro per rivedere il regolamento sugli artisti di strada. Come promesso, a mettere mano al regolamento non saranno solo i tecnici del Comune e gli assessori Giorgi e Roberti, ma anche i rappresentanti della FNAS (Federazione Nazionale Artisti di Strada). Con loro si è concordato da subito la necessità di modificare un regolamento rivelatosi completamente inadatto, da un lato a garantire i veri artisti, dall'altro a ostacolare i furbetti. Al via, dunque, alla revisione delle postazioni, alle rimodulazione delle sanzioni e a una seria verifica sull'eventualità, anche questa segnalata dagli artisti di strada, di superare il portale, magari da sostituire con una "licenza"».
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Il Gazzettino