Artigiani allo stremo senza cassa integrazione da quattro mesi, scatta la protesta

Artigiani in difficoltà
PORDENONE - C’è chi attende i soldi dell’indennità dal mese di maggio scorso. Chi, più fortunato, ha lavorato un po’ di più...

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PORDENONE - C’è chi attende i soldi dell’indennità dal mese di maggio scorso. Chi, più fortunato, ha lavorato un po’ di più perché la sua azienda è ripartita più in fretta ed è in arretrato” solo di un mese o due. Ma complessivamente la situazione per i lavoratori del settore dell’artigianato in questo inizio d’autunno è piuttosto pesante. Molti sono i dipendenti di piccole imprese ancora in difficoltà che non ricevono lo stipendio (o comunque lo stipendio completo) da oltre quattro mesi. Il problema nasce dal fatto che il Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato (quello per intendersi che paga le indennità per i i periodi non lavorati poiché nel comparto dell’artigianato non esiste la cassa integrazione Covid) non viene alimentato dai fondi previsti dal governo. Non essendoci le risorse e non potendo le imprese artigiane anticipare i soldi dell’indennità (a differenza delle imprese più grandi che utilizzano l normale cassa integrazione) la conseguenza è che i dipendenti degli artigiani da mesi si ritrovano con buste paga molto ridotte. Se non addirittura a stipendio zero in quei casi più gravi in cui l’azienda ha dovuto fermarsi per periodi lunghi.

I NUMERI

In regione i numeri legati ai mancati pagamenti negli stipendi sono da capogiro: nel primo semestre di quest’anno le domande di sostegno al reddito da parte delle piccole imprese per interruzione dell’attività produttiva sono state oltre cinquemila per un numero di addetti che supera le ventimila unità. Non tutti, ovviamente, sono a reddito zero. La parte di stipendio mancante è rapportata al numero di ore di fermata produttiva cui l’azienda è stata costretta nel mese. Ma in ogni caso le difficoltà per molti lavoratori e per le loro famiglie si stanno facendo sempre più pesanti e difficilmente sopportabili. Nemmeno nel periodo del lockdown il problema si era manifestato con tanta evidenza. In quei mesi, infatti, era stato raggiunto un accordo in base al quale l’Ebiart Fvg (l’Ente bilaterale dell’artigianato) si era impegnato ad anticipare le cifre legate all’indennità della sospensione del lavoro agevolando così sia le micro-imprese che i loro dipendenti. Stavolta il nodo sta più in alto: è il governo che non ha ancora alimentato i fondi nazionali bilaterali e dunque anche nei territori vi è la difficoltà di anticipare le cifre. Intanto, però, centinaia di lavoratori aspettando i soldi da tre o quattro mesi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino