Le opere dell'avanguardia russa Stalin le odiava, ora in mostra

la presentazione della mostra a Villa Manin
CODROIPO - Dopo l’esposizione di Torino - oltre 300 opere della straordinaria collezione del greco George Costakis per la prima volta in Italia dal Museo Statale d’Arte...

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CODROIPO - Dopo l’esposizione di Torino - oltre 300 opere della straordinaria collezione del greco George Costakis per la prima volta in Italia dal Museo Statale d’Arte Contemporanea di Salonicco - saranno esposte da sabato 7 marzo al 28 giugno 2015 nelle sale della settecentesca Villa Manin, a Codroipo (Udine).




Una mostra enciclopedica – curata da Maria Tsantsanoglou e Angeliki Charistou realizzata in collaborazione con il Museo e la Città di Salonicco e con il Ministero della Cultura e dello Sport della Repubblica Ellenica – capace di mettere in luce le diverse e ancora poco conosciute anime dell’arte sperimentale russa e di svelare la storia e la personalità di quell’uomo – quel “pazzo greco”- che sfidando i divieti del regime stalinista riuscì a collezionare migliaia di opere di artisti russi dei primi decenni del Novecento, evitandone la distruzione e la dispersione.



Dipinti, gouaches, acquarelli, lavori d’arte applicata dei principali protagonisti di quella stagione, documenti e un nucleo importante di disegni sull’architettura costruttivista – per un’esposizione che si arricchisce di un ulteriore nucleo di prestiti, eccezionalmente ottenuto dal Museo greco: tra questi alcuni dipinti di Malevič e di Rodčenko mai esposti nel nostro Paese, che verranno affiancati agli altri capolavori in mostra.



Un’integrazione significativa, perché è proprio alla complessa personalità artistica di Aleksandr Rodčenko (1891-1956) che è dedicata un’altra affascinante esposizione curata da Olga Sviblova – allestita in contemporanea nelle ampie sale della dimora dei Manin – focalizzata sulla rivoluzionaria produzione fotografica dell’artista russo: cento opere tra fotografie originali, collage, fotomontaggi stampe vintage e pubblicità, provenienti dal Multimedia Complex of Actual Arts (Moscow House of Photography Museum). Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino