Arrivati i profughi vicino alla scuola: nuova protesta dei residenti contrari

MUGGIA - Sono arrivati questa mattina, come ampiamente annunciato da sindaco e prefetto nei giorni scorsi, il gruppo di 18 profughi che dormirà da stanotte nella struttura...

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MUGGIA - Sono arrivati questa mattina, come ampiamente annunciato da sindaco e prefetto nei giorni scorsi, il gruppo di 18 profughi che dormirà da stanotte nella struttura dell'ex asilo delle suore canossiane di Aquilinia. A nulla sono servite le manifestazioni di dissenso di quella parte di residenti contrari alla decisione di ospitare il gruppo di migranti, tutti uomini, accanto ad una scuola elementare e una palestra. Al primo piano dell'edificio ci trascorreranno soltanto la notte, così è stato assicurato alla cittadinanza, e saranno "sorvegliati" da un custode. In realtà, i 18 richiedenti asilo sono arrivati ieri sera tardi ma stamattina in pullmann sono stati trasferiti a Trieste per sbrigare le pratiche di rito e poi alla mensa per il pranzo. Nessuna famiglia, nessuna donna nè alcun minore tra di loro.  Torneranno in serata, scortati dalla Polizia. E proprio questa sera andrà in scena una nuova protesta da parte dei residenti e politici locali per continuare a ribadire timori e preoccupazioni. Si sta anche valutando l'opzione del presidio.

 

«Festival della menzogna - denuncia su Facebook il consigliere comunale della Lega Nord Paolo Polidori - sono arrivati stanotte, il prefetto ha assicurato che vengono portati a Trieste prima delle 8, per non interferire con l'ingresso alle 8,30 dei bambini a scuola: morale, sono andati via alle 9 e non sono stati portati in alcuna struttura, ma mollati in piazza Oberdan, quindi potrebbero anche tornare per i fatti loro ad Aquilinia, visto che non pagano l'autobus; il personale dormirà con loro": prevista una persona che non ha facoltà di impedir loro spostamenti a nessuna ora del giorno è della notte». Proprio ieri a San Giusto durante l'omelia, il vescovo Giampaolo Crepaldi ha ribadito che è stata sua la decisione di accogliere il gruppo di migranti nel ricovero in questione parlando di "carità cristiana e solidarietà per questi fratelli e sorelle" ma ha anche condannato aspramente chi,sul caso Aquilinia, scrive e dice falsità che sono espressione di un marcio dal quale la Chiesa si dissocia. E il giorno prima è stato il prefetto in persona ad incontrare i residenti contrari per rassicurarli sulla temporaneità della soluzione e sull'assenza di rischi per la sicurezza e la vita civile. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino