Arrivati all'ospedale vecchio di Asiago i primi 75 profughi ucraini, tra loro 43 minori

I primi arrivi di rifugiati ad Asiago
ASIAGO - Al vecchio ospedale di Asiago è arrivato oggi, verso le 13.30, il primo gruppo di rifugiati dall’Ucraina: 75 persone in tutto, tra i quali vi sono 43...

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ASIAGO - Al vecchio ospedale di Asiago è arrivato oggi, verso le 13.30, il primo gruppo di rifugiati dall’Ucraina: 75 persone in tutto, tra i quali vi sono 43 minori. In precedenza erano già stati registrati all’hub di Altavilla, così le operazioni per la loro accoglienza si sono svolte molto rapidamente. Gli operatori dell’Ulss 7 Pedemontana li hanno accompagnati nelle stanze, dove hanno potuto finalmente riposare. Immediatamente è stato offerto loro anche del cibo, in attesa della cena di questa sera, che sarà probabilmente il primo momento di relativa tranquillità dopo un viaggio difficoltoso durato cinque giorni.

Importante il supporto delle associazioni di volontariato: in particolare la Protezione civile e l’Associazione dei carabinieri in congedo garantiranno una presenza fissa di personale per le attività di portineria lungo le 24 ore, in modo da poter rispondere a eventuali richieste in qualsiasi momento del giorno e della notte. Alcuni volontari dell’Agesci si sono messi a disposizione per svolgere le attività registrazione dei dati dei rifugiati sui database aziendale e regionale. I profughi ucraini sono apparsi provati, ma in condizioni di salute generalmente buone, fatta eccezione per una signora che è stata trasferita all’ospedale di Bassano per accertamenti. Tra di loro anche una donna risultata positiva al Covid, che è stata collocata in uno spazio diverso e isolato rispetto ai compagni di viaggio.

Ad attendere l’arrivo dei pullman anche il dg dell'Ulss 7, Carlo Bramezza: «L’organizzazione ha dimostrato di funzionare, così come la struttura è risultata accogliente. Ringrazio ancora una volta tutti i volontari che si sono messi a disposizione con generosità. Sicuramente leggere negli occhi dei rifugiati la stanchezza per il difficile viaggio che hanno dovuto affrontare e il timore per i propri cari rimasti in patria è qualcosa che non può lasciare indifferenti. Siamo pronti a fare la nostra parte nell’ambito del piano di accoglienza regionale». Come noto, il piano di accoglienza predisposto dalla Regione prevede l’utilizzo di alcuni ospedali dismessi per garantire ai rifugiati una prima sistemazione, offrendo loro un alloggio sicuro e confortevole per un periodo limitato, indicativamente 7 giorni, necessario a consentire l’individuazione di un’adeguata sistemazione di più lungo periodo e allo stesso tempo a completare i necessari screening medici. Il vecchio ospedale di Asiago è una delle strutture identificate come idonee ad alloggiare temporaneamente i rifugiati e l’Ulss 7 aveva già provveduto nei giorni scorsi a preparare il necessario per circa 120 persone.

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Il Gazzettino