Picchia la moglie e si scaglia contro i carabinieri: 31enne in manette

Picchia la moglie e si scaglia contro i carabinieri: 31enne in manette
BRUGNERA (Pordenone) - Picchia la moglie e si scaglia contro i carabinieri: 31enne in manette. L'uomo è stato arrestato questa notte, domenica 5 agosto, poco prima...

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BRUGNERA (Pordenone) - Picchia la moglie e si scaglia contro i carabinieri: 31enne in manette. L'uomo è stato arrestato questa notte, domenica 5 agosto, poco prima dell'una, a Brugnera, dai militari del Radiomobile di Sacile, coordinati dal comandante, il maresciallo maggiore Bernardo Muratori, in collaborazione coi colleghi della stazione di Sacile, coordinati dal comandante, il luogotenente Alessandro Battistella. 


Il caos al bar
I carabinieri sono intervenuti nel cuore della notte in un bar perché il 31enne stava minacciando di morte i titolari, brandendo un grosso coltello da cucina, per impedire loro di chiudere il locale: voleva ancora da bere. Alla vista delle divise, ha appoggiato spontaneamente il coltello sul bancone rifiutando di fornire proprie generalità. 

Danneggia l'auto dei carabinieri
Si è messo a insultare e a minacciare i militari cercando prenderli a calci. Bloccato, ha opposto resistenza, e ha danneggiato, rompendola, la maniglia della portiera dell'auto di servizio. Poche ore prima, al culmine di ennesima lite familiare, aveva minacciato di morte, la propria moglie, brandendo sempre un grosso coltello

La moglie in lacrime
Lei si era rifugiata nell'abitazione dei genitori, insieme ai figli e ma lui l'aveva raggiunta anche lì. Nel corso della nottata, la donna ha confidato in lacrime al comandante della stazione di essere vittima da tempo delle violenze del coniuge; non aveva mai denunciato nulla per paura di ritorsioni e di prenderle.

L'arresto
Nel corso della perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti 4 grammi circa di marijuana e il coltello usato per minacciare la moglie. Coltello e droga sono stati sequestrati. Informato il magistrato di turno, l'uomo è stato arrestato e portato nel carcere di Pordenone. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino