VICENZA -  La Guardia di Finanza di Vicenza, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica berica, hanno dato esecuzione, nei giorni scorsi, ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto algerino, resosi latitante dallo scorso mese di ottobre, quando, al termine di una articolata indagine antidroga, anche con l’ausilio delle intercettazioni telefoniche, era stato emesso un provvedimento di carcerazione dalla magistratura nei suoi confronti. Proprio l’ascolto dei telefoni intercettati aveva portato, in un primo momento, all’arresto in flagranza di reato di 4 persone con il sequestro di oltre 2 chili di cocaina purissima e di 35 mila euro in contanti.

Gli approfondimenti successivi hanno consentito di ricostruire la rete di spaccio e di fornire all’autorità giudiziaria un quadro probatorio accuratamente delineato nei confronti di ulteriori tre soggetti. Al termine delle indagini, il Gip di Vicenza, accolta la richiesta della Procura, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre, responsabili di numerosi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti quali marijuana, hashish e cocaina.

Le ricerche dei finanzieri hanno consentito di individuare il primo responsabile, senza fissa dimora e non in regola con i documenti di soggiorno nel nostro Paese e di arrestarlo nell'ottobre scorso. Poi le ricerche dei due latitanti algerini sono proseguite e hanno portato dapprima alla individuazione del domicilio, in Vicenza, di uno dei due e, dopo brevi appostamenti di mettergli le manette e condurlo nel carcere vicetino. Proseguono intanto le ricerche dell’ultimo latitant. Al termine di tutta l’attività, i finanzieri del comando provinciale hanno accertato, per il solo anno 2020, cessioni di cocaina per 2.585,5 grammi, venduta per un totale stimato di 206.840 euro.