Furti seriali con la tecnica dell'abbraccio: colta in flagrante e arrestata coppia romena

La donna mentre finge di chiedere informazioni a un 65enne per poi derubarlo
PADOVA/VERONA - E' finita in manette una coppia di rumeni residenti nel Veronmese, specialisti in furti commessi con la collaudata tecnica...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA/VERONA - E' finita in manette una coppia di rumeni residenti nel Veronmese, specialisti in furti commessi con la collaudata tecnica dell’abbraccio. Pedinati per le vie cittadine, ed osservati mentre avevano già tentato di approcciare altre vittime anziane, sono stati alla fine colti in flagranza di reato e perciò arrestati dopo aver sottratto una collana d’oro del valore di circa 1.000 euro ad un 65enne di Padova.

I due (S.F., 38 anni, e S.R., 36 anni) sono stati fermati a bordo di una Mini Cooper, la stessa già utilizzata e segnalata nelle settimane scorse in occasione di altri analoghi furti di preziosi ed orologi, ai danni di ignare vittime avvicinate con la scusa di chiedere loro delle informazioni. Proprio in occasione di uno dei più recenti furti, il 19 maggio scorso, sempre a Padova, ai danni di una 62enne, cui la coppia aveva sottratto un orologio rolex del valore di 7.000 euro, i poliziotti sono riusciti a risalire al modello ed alla targa dell’auto utilizzata dai due.

In quella circostanza la vittima si era recata al supermercato Md di via Facciolati e poi da un fruttivendolo in via Crescini. Poi la donna raggiungeva la casa dell’anziana madre. Scesa dal veicolo per aprire il cancello, veniva avvicinata da una giovane, la quale le chiedeva in un primo momento dove era ubicata via Marconi e poi iniziava a toccarle le braccia in maniera insistente, fino a sottrarle dal polso il prezioso orologio. L’autrice del furto si allontanava di corsa in direzione opposta a quella della vittima: ad attenderla in strada la Mini Cooper chiara. Veniva descritta dalla vittima come una donna di giovane età, con cadenza straniera, verosimilmente dell’est Europa, con carnagione olivastra, capelli lunghi raccolti, e travisata parzialmente dalla mascherina chirurgica.

I poliziotti hanno effettuato alcuni sopralluoghi nella zona. Le immagini delle telecamere hanno consentito di individuare il veicolo e il numero dei malviventi: un uomo, alla guida, con un berretto da baseball, e due donne, di cui una l'autrice materiale del furto. Stamattina la squadra mobile ha intercettato l'auto. I poliziotti hanno atteso con pazienza che tentassero di mettere a segno l’ennesimo furto, così da poterli cogliere in flagranza. E infatti, dopo aver invano tentato di approcciare un primo soggetto e due donne anziane, sempre con la scusa di chiedere loro indicazioni stradali, la donna che corrispondeva alla descrizione fornita era infine notata mentre avvicinava un altro uomo e, dopo avergli parlato alcuni istanti, cingergli le braccia al collo.

La donna si è allontanata  subito dopo, con una delle due mani ben serrata, come se stringesse qualcosa. I poliziotti sono intervenuti quando è salita in auto, dove ad attenderla vi era il solito complice, tra l'altro il suo compagno. Sotto il sedile lato conducente gli agenti hanno trovato la collana d’oro sottratta all’ignara vittima, che non si era accorta di nulla e si è resa conto dell'ammanco della collana, regalo ricevuto per il suo matrimonio, di cui proprio oggi ricorreva l’anniversario.

La polizia ha infine individuare l’abitazione dei due, a Casaleone, in provincia di Verona. Lì i poliziotti hanno condotto una perquisizione d’iniziativa, rinvenendo altri preziosi. I due soggetti sono stati tratti in arresto e ristretti nelle camere di sicurezza della questura a disposizione della Procura della Repubblica di Padova.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino