Calci e pugni per l'aperitivo: volano le sedie e scattano le manette

Calci e pugni per l'aperitivo: volano le sedie e scattano le manette
UDINE - Il barista gli nega l'ennesimo aperitivo e lui prova a colpire l'oste ma viene fermato in tempo dai carabinieri. Salta così l'ultimo brindisi prima di...

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UDINE - Il barista gli nega l'ennesimo aperitivo e lui prova a colpire l'oste ma viene fermato in tempo dai carabinieri. Salta così l'ultimo brindisi prima di pranzo e il cliente molesto finisce in manette, in cella di sicurezza, nella caserma dei militari dell'Arma di Udine


Aveva la testa ciondolante sopra il bancone e la vista appannata sopra un bicchiere vuoto. Così un avventore di un bar in via Paolo Sarpi a Udine all'orario di pranzo, ieri, martedì 3 aprile, stava finendo nel locale la mattinata. Il gestore del locale lo conosce bene, sa che se esagera col bicchiere può diventare molesto. Allora gli nega l'ultimo aperitivo perché non vuole che il "brindisi" possa agitare gli animi e qualcuno possa perdere la pazienza.

Il rifiuto, però, fa perdere la pazienza solo al cliente alticcio che, improvvisamente, risvegliato dal suo torpore, alza la testa dal bancone e comincia a rivolgere pesanti insulti all'oste, colpevole di non volerlo servire. Il proprietario del locale gli chiede gentilmente di allontanarsi ma l'uomo, ubriaco, comincia a rovesciare le sedie e a urlare. Il barista vuole scongiurare una possibile rissa e chiama i carabinieri. Sul posto giunge dopo poco una pattuglia del Radiomobile di Udine, comandato dal maresciallo maggiore Andrea Riolo.

L'uomo non si regge in piedi e si rifiuta di uscire dal locale. Alla vista dei militari dell'Arma, invece di calmarsi e seguirli all'esterno, gli si scaglia contro con calci e pugni, cercando di divincolarsi. A quel punto i carabinieri devono ammanettarlo e lo arrestano. L'uomo, un 48enne residente a Udine, con diversi precedenti penali, è stato trattenuto nella cella di sicurezza fino alla mattina di oggi, in attesa del giudizio direttissimo. Davanti al giudice dovrà rispondere di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino