Fiumi di eroina e hashish: 5 arresti e 87 consumatori nel mirino

Fiumi di eroina e hashish: 5 arresti e 87 consumatori nel mirino
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SACILE (Pordenone) - Cinque misure cautelari di custodia in carcere e ai domiciliari sono state eseguite dai carabinieri della Compagnia di Sacile questa mattina di mercoledì 21 marzo nei confronti di A.S., 29 anni, di Sacile, K.H., 25 anni, cittadino albanese residente a Sacile, A.G., 23 anni, sempre dello stesso centro e nei confronti di due sorelle di 18 e di 25 anni, J.O. e J.O. le loro iniziali, anche loro di Sacile, tutti senza occupazione, tutti accusati di spaccio di droga.


87 consumatori di droga tra Friuli e Veneto 
Uno di loro, A.S., di 29 anni, era già detenuto in carcere dal mese di settembre 2017 quando i carabinieri della Compagnia di Sacile avevano sgominato una banda di 5 giovani composta da tre italiani, un romeno e un albanese, ritenuti responsabili di furti in abitazione e in esercizi commerciali. ​Sono stati identificati in tutto, e segnalati alle prefetture, 87 consumatori di droga: 61 gli acquirenti di marijuana ed eroina residenti in provincia di Pordenone e 14 quelli residenti nelle province di Treviso e Venezia

Le indagini 
Le indagini partono a gennaio 2017 quando i militari dell'Arma del Radiomobile di Sacile sequestrano una dose di eroina a un tossicodipendente. Scattano le investigazioni coordinate dal pm Monica Carraturo della Procura di Pordenone e vengono individuati alcuni tra i principali spacciatori di eroina e marijuana della città sul Livenza. Tra loro ci sono due giovani fidanzati, K.H. e J.O.; oltre a essere consumatori di droga, infatti, sono anche spacciatori.

Ventidue gli acquirenti accertati di cui 14 sono "clienti" gestiti dal solo K.H.; un'altra coppia di fidanzati, A.S e O.J. si dedicano alla stessa attività illecita ma badano più al profitto e non sono assuntori di sostanza stupefacente. A Sacile è comunque un altro uomo il principale fornitore di marijuana: è A.G. è può contare su 20 "clienti" abituali; cede droga anche a minorenni. 

Pedinamenti e appostamenti
​Le indagini sono state svolte dai carabinieri con pedinamenti, servizi di appostamento, controlli e con individuazione dei consumatori che, in più casi, hanno cercato di "tutelare" gli indagati; per questo la loro posizione è al vaglio dall'autorità giudiziaria per l'ipotesi di reato di favoreggiamento. Sentiti dai militari dell'Arma, infatti, avrebbero dichiarato di aver sì acquistato droga ma in quantità decisamente minore da quanto è emerso dalle indagini. 

Dove avveniva lo spaccio 
Lo spaccio di droga avveniva perlopiù nelle vicinanze della chiesa di San Liberale detta "Cupola", vicino alla fermate dell'autobus, all'interno del garage della casa degli indagati e vicino alla stazione ferroviaria che è frequentata abitualmente da minorenni. L'eroina veniva venduta a 20 euro per mezzo grammo, la marijuana a 10 euro al grammo.

Un migliaio di cessioni
Tra gennaio e ottobre 2017 sono state accertate un migliaio di cessioni di sostanza stupefacente, circa un chilo e mezzo di droga tra cocaina ed eroina; risultano essere state spacciate anche altre sostanze tra cui Md, hashish e pastiglie di suboxone che è un farmaco usato dai tossicodipendenti in sostituzione del metadone. Sono stati sequestrati complessivamente 70 grammi di eroina, 10 di cocaina, 50 di marijuana, materiale per il confezionamento e bilancini di precisone. 

I canali di approvvigionamento 
Nel corso delle indagini sono stati individuati e arrestati alcuni fornitori dei cinque cittadini residenti a Sacile. I corrieri della droga sono stati fermati il 28 aprile 2017 dai militari dell'Arma di Fontanafredda; tra loro di Y.S. 39 anni, cittadino algerino trovato in possesso allora di 20 grammi di eroina. L'uomo era il punto di riferimento delle due coppie di fidanzati di Sacile che, a loro volta, secondo gli inquirenti, avevano ceduto 250 dosi di eroina a consumatori residenti in Veneto; avevano ceduto anche 6 kg di hashish a un 35enne di Pordenone, poi arrestato dalla polizia di Stato. Il cittadino algerino, invece, attualmente si trova rinchiuso nel carcere di Padova

​Sempre in seno a questa operazione antidroga, gli uomini del maggiore Michele Grigoletto, avevano arrestato lo scorso 6 giugno una 25enne di Fontanafredda, G.C. le sue iniziali; la ragazza era stata fermata a bordo di una Renault Clio e aveva tentato di disfarsi di un involucro contenente 50 grammi di eroina il cui acquisto le era stato commissionato da un membro della banda di Sacile finita in manette stamane.


La giovane ha già scontato un periodo agli arresti domiciliari ed è in attesa di giudizio. Il 26 agosto 2017, poi, a finire in manette era stato O.E., cittadino nigeriano residente a Sacile, fornitore di stupefacenti tuttora ai domiciliari, ritenuto responsabile dello spaccio di 98 dosi di cocaina a persone di Sacile e di Pordenone nella primavera dello scorso anno.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino