«Infermiera di Schiavonia si sente male dopo il turno», entra e si siede nel ristorante: scattano chiusura e multe per tutti

«Infermiera di Schiavonia si sente male dopo il turno», entra e si siede nel ristorante: scattano chiusura e multe per tutti
ARQUÁ PETRARCA (PADOVA) - Cinque giorni di stop forzato per l'osteria Al Guerriero di Arquà Petrarca. Lo hanno notificato lo scorso venerdì sera i...

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ARQUÁ PETRARCA (PADOVA) - Cinque giorni di stop forzato per l'osteria Al Guerriero di Arquà Petrarca. Lo hanno notificato lo scorso venerdì sera i carabinieri della stazione di Galzignano Terme, i quali durante un controllo nel borgo hanno trovato due clienti seduti a un tavolo all'interno del locale, contrariamente a quando disposto dalle normative anti-covid. Serrande abbassate, dunque, e sanzioni salate anche per la coppia di clienti.


LA VERSIONE
Eppure, secondo la titolare Sabrina Nina Saviolo, le cose non sarebbero andate proprio così. «Venerdì sera gli unici avventori del mio locale sono stati questa coppia: un'infermiera dell'ospedale di Schiavonia e il suo compagno, di Arezzo racconta - Hanno consumato fuori, ma ad un certo punto la signora, reduce da un turno, si è sentita male, accusando una congestione da freddo. Mi sono immediatamente attivata facendo quello che avrebbe fatto una qualsiasi altra persona dotata di buonsenso e di spirito di accoglienza: ho fatto entrare la signora, facendola accomodare a un tavolo mentre le preparavo un canarino (un digestivo caldo, ndr). Il suo compagno ha finito di fumare una sigaretta all'esterno, poi l'ha raggiunta per farle compagnia, portandosi dentro solo la bottiglia. Saranno stati seduti una mezz'ora, e nel frattempo abbiamo sparecchiato il tavolo all'esterno, anche a causa del forte vento». Proprio in quel momento una gazzella dei carabinieri si è fermata di fronte all'osteria. I carabinieri hanno trovato la coppia seduta all'interno, mentre Nina era in cucina, e hanno provveduto a fare il verbale.


LE SPIEGAZIONI


«Abbiamo immediatamente provato a spiegare la situazione, ma i carabinieri hanno commentato che al loro arrivo la signora stava ridendo con il suo compagno e che quindi non poteva stare male prosegue la titolare Aveva accusato una congestione, mica qualcosa di grave. Eppure non siamo stati creduti, nonostante non ci fossero certo pietanze davanti ai commensali ma, appunto, il canarino. Ma cosa avrei dovuto fare? Lasciare la signora fuori? È inammissibile, qualcosa di assolutamente contrario al buon senso e al senso civico. Personalmente domattina mi comporterei allo stesso identico modo». In tutta questa vicenda, c'è qualcosa che ha ferito Nina più del resto. «Evidentemente qualche vicino ha visto entrare i miei avventori e ha pensato di allertare i carabinieri - conclude - Questa cattiveria, soprattutto in un momento così difficile, mi fa davvero male».

 

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Il Gazzettino