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PORDENONE - Il capitano d'industria Armando Cimolai è morto oggi - 2 ottobre - a 94 anni in ospedale a Pordenone: è stato fondatore del Gruppo Cimolai e nei 70 anni di storia è sempre rimasto in attività con la società Armando Cimolai Centro Servizi.
“Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana” iniziò a lavorare nel 1949 come fabbro, ma ben presto intuì le prospettive per il futuro: già nel 1954 ampliò la sua azienda con la costruzione di strutture di acciaio per edifici industriali e militari, ben 3.000 mq di officina.
Negli anni ottanta l'azienda, in cui entrano i tre figli (Luigi, laurea in ingegneria civile; Ivana, laurea in economia, Roberto, geometra) inizia l'espansione nel mercato estero, aprendo un altro stabilimento a Roveredo (1986) e un Centro servizi a San Quirino (1991). A cavallo del nuovo millennio Cimolai partecipa all'edificazione del ponte sul Grand Canal a Le Havre, del Second Severn Crossing Bridge a Bristol e dell'Olympiakó Stádio Spyros Louis di Atene ed è inoltre impegnata nella realizzazione del Millennium Stadium di Cardiff, dell'hub del New World Trade Center a New York e delle paratoie per l'ampliamento del canale di Panama e nella costruzione del grattacielo Intesa Sanpaolo a Torino.
Un grave lutto colpì la famiglia due anni fa: il 18 set 2020 a 63 anni è morta la figlia Ivana che combatteva da lungo tempo contro una malattia che non le ha lasciato scampo.
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