Giallo di Ariano. Un aiuto psicologico per i due figli di Rkia. Si vedrà se torneranno a scuola o se resteranno ancora un po' a casa

Un aiuto psicologico per i due figli di Rkia
ARIANO NEL POLESINE - È ancora avvolta nel mistero la tragedia che ha colpito Rkia Hannaoui, 31enne casalinga di Ariano nel Polesine trovata agonizzante martedì...

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ARIANO NEL POLESINE - È ancora avvolta nel mistero la tragedia che ha colpito Rkia Hannaoui, 31enne casalinga di Ariano nel Polesine trovata agonizzante martedì sera, sul pavimento della cucina, con quello che con una Tac è apparso come un proiettile in testa e morta mercoledì all'ospedale di Rovigo, nel reparto di Rianimazione. La Procura di Rovigo ha aperto un'inchiesta per omicidio e i carabinieri attendono l'esito dell'autopsia, prevista per domani. L'esame autoptico scioglierà probabilmente i tanti punti interrogativi che hanno accompagnato il dramma di Ariano nel Polesine: come è morta la donna marocchina? Punto di partenza per cercare un probabile colpevole.


RICERCHE DI REPERTI
I militari hanno perquisito un rudere a poca distanza dal casolare, alla ricerca di elementi utili per decifrare una morte ancora con tanti punti di domanda. Sono state raccolte le prime testimonianze, ma in via Fine risultano poche abitazioni abitate e tanti edifici abbandonati da tempo. Filtrano poche indiscrezioni, tra queste, però, c'è una dichiarazione che appare attendibile. Alle domande rivolte dagli inquirenti, infatti, una vicina di casa ha dichiarato di aver visto Rkia Hannaoui in un casolare, poche ore prima del dramma, per cercare tra l'erba alta forse uova delle galline. E proprio in quel rudere abbandonato si sono concentrate inizialmente le ricerche dei carabinieri, per recuperare un'arma o un oggetto. In queste ore, parenti e colleghi di lavoro si sono stretti attorno al marito Asmaoui Lebdaoui e ai due bambini. Il compagno della vittima è un bracciante agricolo, che saltuariamente riesce ad accaparrare qualche lavoretto extra per arrotondare. I figli di 8 e 11 anni, invece, frequentano rispettivamente le classi seconda e quinta della scuola primaria di Ariano. Due bambini ben integrati con il resto dei compagni, che hanno sempre frequentato volentieri gli ambienti scolastici per seguire i percorsi didattici previsti. Il dramma della madre scomparsa all'improvviso, durante un tranquillo pomeriggio di inizio primavera, ha sconvolto la famiglia e i ragazzini sono rimasti a casa da scuola in questi giorni. L'amministrazione comunale monitora da vicino la delicata vicenda: non è escluso che nelle prossime ore possano intervenire gli assistenti sociali o che come accade in queste circostanze, venga attivato un supporto psicologico per dare un aiuto concreto ai minori. I compagni attendono il rientro dei bambini sui banchi di classe, che potrebbe avvenire domattina. Nel frattempo, a distanza di qualche giorno, torna a parlare il sindaco Luisa Beltrame. «Siamo in contatto con l'istituto comprensivo di Ariano nel Polesine e il dirigente, ci stiamo confrontando con la scuola. I bambini frequentano il plesso in paese e da lunedì potrebbero ricominciare a frequentare le lezioni. In ogni caso, qualora sia necessario, attiveremo un supporto psicologico per non lasciare soli i bambini in un momento così drammatico. A memoria personale, non ricordo altri episodi simili in paese come la morte di una giovane donna che abbiano suscitato così tanto scalpore a livello nazionale. Di solito sono notizie distanti dai piccoli territori di provincia, sono fatti di cronaca che si ascoltano al telegiornale».


IL MARITO


Rkia Hannaoui conduceva una vita tranquilla e aveva allacciato pochi legami di amicizia con i vicini di casa. Trascorreva le sue giornate all'interno dell'abitazione, si occupava delle faccende domestiche e aiutava i bambini con i compiti. E se per qualcuno l'ipotesi di un omicidio è la pista più concreta da seguire, il marito Asmaoui Lebdaoui allontana invece le voci: «Al momento sono ospite da mio fratello, con i bambini. Io ho capito poco, perché in quel momento mi trovavo al lavoro. Mi è stato riferito, dal figlio più piccolo che era in cucina, che Rkia stava facendo una videochiamata con la nonna in Marocco e all'improvviso sarebbe caduta, forse colta da un malore, sbattendo la testa sul fornello». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino